Spagna: una stangata da 33,5 milioni € alle concessionarie di gioco

Il Ministero dei diritti sociali e dei consumatori e l’authority di gioco online spagnolo Dgoj hanno sanzionato 32 operatori per un maxi importo da 33,5 milioni di euro.

Mano pesantissima della Dirección General de Ordenación del Juego, l’authority spagnola che gestisce e autorizza il gioco pubblico spagnolo sugli operatori e su infrazioni pesanti, a detta dei funzionari, sulle regole delle concessioni. L’organismo di regolamentazione ha comunicato di aver comminato sanzioni per 33,5 milioni di euro a 32 operatori tra cui sei piattaforme di betting.

Le violazioni avrebbero riguardato il mancato rispetto di alcune regole o di procedure tecniche ma anche del mancato rispetto della protezione degli utenti dal Ministero dei Diritti Sociali, dei Consumatori e dell’Agenda 2030.

Le società sanzionate

Tra i brand ci sarebbero XYZ Entertainment, Moonrail Limited, Samaki, Lone Rock Holdings e Novaforge, accusate di offrire servizi di scommesse senza una licenza nazionale. Queste società hanno ricevuto ciascuna una multa di 5 milioni di euro, oltre al blocco dei loro siti web.

Gli altri 26 operatori sanzionati hanno violato l’articolo 40 della Legge 13/2011 sulla regolamentazione del gioco d’azzardo. Tra queste figurano, tra le altre, società come 888 Online, Beatya Online e Betfair tra le più note.

Le altre violazioni

Le violazioni riguardano il mancato rispetto dell’articolo 40 della Legge 13/2011, che stabilisce le condizioni tecniche e normative per operare legalmente nel Paese. Un altro operatore non ha soddisfatto i requisiti di certificazione tecnica per il suo software e i sistemi utilizzati nelle sue operazioni.

888 Online ha ricevuto una multa di 250.000 euro per aver utilizzato sistemi tecnici non certificati e per non aver soddisfatto altri requisiti tecnici sulla sua piattaforma.

Beatya è stata sanzionata con 300.000 euro a causa di irregolarità tecniche nella gestione delle sue piattaforme digitali. Betfair dovrà pagare 100.000 euro per non aver garantito un’adeguata protezione degli utenti in merito alle politiche di Gioco Responsabile.