Schettino (Agic) ‘Giocare da Grandi’: ‘Dai dati emerge allarme illegalità, ultimare il riordino’

L’intervento del presidente di Agic Gennaro Schettino nel corso dell’evento “Le regole del Gioco. Italia ed Europa a confronto, tra libertà individuale e responsabilità pubblica”, organizzato nell’ambito del progetto “Giocare da grandi” in collaborazione con SWG e Brightstar Lottery.

Siamo dentro un processo di riordino che non va interrotto. Il settore è già coinvolto in un percorso di riorganizzazione avviato da oltre un anno, come richiamato in precedenza dal direttore Adm Mario Lollobrigida. Un processo che deve essere portato avanti senza deviazioni da parte del decisore politico”. È il desiderata di Gennaro Schettino, presidente di Agic, Associazione gioco e intrattenimento in concessione, intervenuto nel corso dell’evento “Le regole del Gioco. Italia ed Europa a confronto, tra libertà individuale e responsabilità pubblica”, organizzato nell’ambito del progetto “Giocare da grandi” in collaborazione con SWG e Brightstar Lottery.

Schettino ha ripercorso i passi della riforma: “Il primo passo è stato rappresentato dall’avvio, il 13 novembre, del nuovo sistema concessorio online, il secondo dovrà arrivare nella prima parte del 2026, completando l’architettura normativa del settore. Il “convitato di pietra” è l’illegalità, l’attore invisibile ma sempre presente nel comparto, una realtà che il riordino deve necessariamente affrontare. Da segnalare uno dei dati della ricerca: un quinto del campione utilizza piattaforme illegali e il 15% dei giocatori non è nemmeno consapevole di trovarsi su circuiti non autorizzati”.

Quali gli interessi in gioco? “Le priorità – ha proseguito Schettino – sono la tutela del consumatore, la necessità delle imprese – piccole, medie e grandi – di operare in un contesto certo e il contrasto alle offerte non regolamentate”.

Cruciale, però, il percorso di modernizzazione del settore. Ma ancora di più ultimare il riordino: “È la via principale per garantire un equilibrio tra tutela dei consumatori, sostenibilità delle imprese e contrasto dell’illegalità. Che il decisore mantenga la rotta già intrapresa, accompagnando fino in fondo la trasformazione del settore”, ha concluso il presidente Agic.