Lollobrigida (Adm) ‘Giocare da Grandi’: ‘Dati sul gioco strumentalizzati, cruciale la comunicazione’

Il direttore centrale giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida è intervenuto nel corso dell’evento “Le regole del Gioco. Italia ed Europa a confronto, tra libertà individuale e responsabilità pubblica”, organizzato nell’ambito del progetto “Giocare da grandi” in collaborazione con SWG e Brightstar Lottery.

“C’è molta confusione sui dati, sia su quelle della ludopatia sia su quelli della raccolta e della spesa. I media devono riportare i numeri in modo corretto per non alimentare una percezione sbagliata e demagogica”. È intervenuto così nel corso dell’evento “Le regole del Gioco. Italia ed Europa a confronto, tra libertà individuale e responsabilità pubblica”, organizzato nell’ambito del progetto “Giocare da grandi” in collaborazione con SWG e Brightstar Lottery, il direttore centrale giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida.

Importante il focus sui dati: “Il dato sulla ludopatia è stato travisato. Le cifre diffuse negli anni sulla presenza di giocatori problematici in Italia, sono superate e viziate fin dall’origine. La stima secondo cui quasi 3 milioni di persone sarebbero a rischio o già colpite da ludopatia è folle.

Dal gioco online evidenziamo come su 8,7 milioni di giocatori attivi, solo 200-240 mila presentano livelli di spesa che potrebbero far ipotizzare comportamenti a rischio. Una quota pari a circa 2,5% della platea. Inoltre la raccolta non è la spesa e questo è spesso distorto dalla stampa generalista e i dati sbagliati finiscono sui titoli: non si può confondere la raccolta (il totale giocato) con la spesa effettiva, ossia la perdita reale dei giocatori. Considerando che in Italia il GGR medio è del 21%, circa l’80% di quanto raccolto torna immediatamente ai giocatori”.

Demagogia no sense e fuori luogo dettata dalla pura demagogia secondo il direttore Adm: “Il mercato italiano è maturo e regolato tra i più avanzati in Europa. Il sistema regolatorio sia spesso preso a modello negli incontri internazionali con le autorità europee: il controllo sull’offerta e sulle concessioni viene ritenuto tra i più strutturati e avanzati. Le priorità: tutela del giocatore, formazione e comunicazione”.

Cosa si può fare per migliorare la percezione del gioco pubblico? Secondo Lollobrigida si passa “dalla tutela del giocatore per passare alla formazione degli operatori nei punti vendita. Fondamentale anche la comunicazione visto che la normativa vigente ha a lungo impedito qualunque forma di comunicazione, anche quella dedicata al gioco responsabile. Il nuovo schema regolatorio del gioco online ha reintrodotto alcuni margini di intervento; l’obiettivo è replicare questo modello anche per il gioco fisico”.