Doug Polk contro le poker shuffle machine, ecco perché ha ragione

Dall’analisi di Wired sui mescolatori automatici ecco la dura posizione del player e vlogger Doug Polk sull’utilizzo di queste macchine nelle sale illegali. 

Doug Polk ha lanciato un alert ai colleghi giocatori di poker sui rischi delle shuffle machine, i mescolatori automatici di carte in sale da gioco private o senza licenza. “Scappate a gambe levate se le vedete in uso”, ha urlato il player e vlogger ora anche imprenditore di card room in Texas. E proprio qui casca l’asino. Il messaggio sembra quasi uno spot a favore delle sue sale contro quelle illegali.

E verrebbe anche da dire che il caro Doug abbia scoperto “l’acqua calda”. Anche se è tutto da dimostrare e di truffe ne abbiamo viste a bizzeffe, anche in Italia. Inutile nascondere la polvere sotto al tavolo verde.

L’analisi di Wired

Detto questo Polk ha rilasciato questa dichiarazione durante un’intervista per un nuovo video di Wired, in cui il giornalista Andy Greenberg ha rivisitato una precedente indagine sulla vulnerabilità di queste machine, in particolare il Deckmate 2, e su come possano essere hackerate per facilitare la manipolazione delle carte e quindi dei risultati grazie alla distribuzione delle stesse.

Il Deckmate 2 è uno dei mescolatori automatici di carte più comunemente utilizzati al mondo, presente alle WSOP e nei casinò di tutto il mondo. Include una telecamera interna in grado di scansionare e inviare l’ordine completo di un mazzo mescolato in tempo reale a un dispositivo connesso: informazioni che possono essere sfruttate per barare durante una partita di poker.

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Greenberg ha segnalato per la prima volta un hackeraggio del Deckmate 2 due anni fa. Accedendo alla porta USB della macchina, i ricercatori sono riusciti a bypassare i protocolli di sicurezza e ad alterarne il codice per “dirottare la macchina e manometterne invisibilmente il mescolamento”. Anche senza la porta USB, chiunque avesse accesso ai componenti interni della macchina potrebbe predisporla a un cheating.

La tesi di Doug

Alla domanda se si fidasse del Deckmate 2, Polk ha chiarito che i giocatori non dovrebbero preoccuparsi del suo utilizzo in ambienti regolamentati. “Non dovresti avere troppa paura del Deckmate 2 in un casinò. Il problema è che una volta che qualcuno ha una macchina del genere in una sala illegale non viene più mantenuto dall’azienda stessa. C’è semplicemente qualcuno dietro le quinte che ripara la macchina e la mette sul tavolo. Ho sentito così tante storie di imbrogli di persone che usano queste macchine per truffare i giocatori dei loro soldi quando non si trovano in un casinò.”

Ebbene sì, non vi sedete in certe condizioni!

Un processo alle intenzioni ma non troppo distante dalla realtà. Qualcuno in passato diceva di non giocare mai la prima mano dopo il ritorno dalla pausa di qualche torneo. In generale tutto è abbastanza regolare ma nonostante la polemica condita forse da qualche interesse privato, la pensiamo come Polk. Non mettete soldi su tavoli di room poco raccomandabili o in partite private se vedete una macchina del genere o altre diavolerie simili.

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