Eurispes: ‘L’analisi sul fondo per il gioco d’azzardo patologico regionale’

Nel magazine dell’istituto di ricerca Eurispes analizzato il fondo da 44 milioni di euro per il gioco d’azzardo patologico tra le Regioni (e le province autonome di Trento e Bolzano) per l’annualità 2024.

on decreto del Ministero della Salute dello scorso luglio è stato ripartito il Fondo per il gioco d’azzardo patologico tra le Regioni (e le province autonome di Trento e Bolzano) per l’annualità 2024. Fondi importanti pari a 44 milioni di euro, fissati dai criteri del 2023. Ma per capire come è andata davvero c’ha pensato l’istituto di ricerca Eurispes nel suo magazine.

Si parte dai criteri di suddivisione: “Il riparto è quello corrispondente alle quote d’accesso al Fondo sanitario nazionale standard indistinto del 2023, venendo confermata la consolidata prassi seguita in questi anni. Nella tabella allegata al decreto ministeriale, di seguito riportata, è indicato il dettaglio delle risorse destinate alle regioni. Si tratta dell’ultima ripartizione del Fondo per il gioco d’azzardo patologico, essendo questo venuto meno a partire da quest’anno”.

E ancora: “Il Fondo per il gioco d’azzardo patologico è stato istituito dalla legge n. 208/2015 (l’allora “legge di stabilità” per il 2016) che ne ha individuato la sede presso il Ministero della Salute con la finalità “di garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico (GAP), come definite dall’Organizzazione mondiale della sanità” (art. 1, comma 496). Tuttavia, la legge n. 207 del 2024 (legge di bilancio per il 2025) ha abrogato il Fondo medesimo, nonché l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, disponendo che le risorse per la prevenzione, la cura e la riabilitazione afferenti al gioco d’azzardo patologico siano fatte rientrare nell’onnicomprensivo “Fondo per le dipendenze patologiche”, di nuova istituzione ed operante sempre presso il Ministero della Salute. Tale nuovo Fondo sarà ripartito tra le Regioni sulla base di criteri determinati con decreto del Ministro della Salute. La dotazione complessiva è fissata in 94 milioni di euro. Una quota vincolata, pari al 34,25% (poco più di 32 milioni di euro), è destinata alla realizzazione di piani regionali sul gioco d’azzardo”.

La diminuzione delle risorse è stata già stigmatizzata da alcune associazioni di volontariato e di solidarietà sociale: “Va tuttavia sottolineata la circostanza che, oltre a un altro 34,25% destinato alla prevenzione, cura e riabilitazione riguardanti altre patologie, il 30% del Fondo per le dipendenze è assegnato per l’assunzione a tempo indeterminato di personale dei ruoli sanitario e socio-sanitario da destinare ai servizi pubblici per le dipendenze in attuazione dei predetti piani regionali e che ovviamente ricomprenderanno anche le dipendenze derivanti dal gioco d’azzardo patologico – analizza Eurispes – quanto al soppresso Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, i relativi compiti sono stati trasferiti all’ “Osservatorio nazionale permanente sulle droghe, sulle tossicodipendenze e sulle altre dipendenze patologiche”, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e al cui interno opera un’apposita sezione per il monitoraggio delle dipendenze da gioco d’azzardo patologico. L’intento del legislatore è stato evidentemente quello di uscire da una logica settoriale per conferire maggiore organicità ad un sistema unitario in grado di favorire la coordinata adozione di iniziative in tema di prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze, attraverso una pianificazione strutturale e una gestione ottimale delle risorse”, continua.

Tuttavia l’Eurispes rinvia “una valutazione dei risultati che saranno conseguiti dal riformato sistema potrà essere fatta quando saranno operative le conseguenti programmazioni regionali, alla luce anche dell’incidenza che avrà sulla loro attuazione il potenziamento degli organici attraverso le nuove assunzioni di personale sanitario e sociosanitario adibito ai servizi di prevenzione, cura e riabilitazione riguardanti in generale le dipendenze patologiche, comprensive anche di quelle derivanti dal gioco d’azzardo”, conclude l’istituto.