Un club privato di Dallas ha ottenuto la licenza per operare con una scappatoia che consente ai soci di giocare a poker legalmente ma la legge rimane poco chiara.
In Texas di poker live non ci capisce nulla. Tra cause legali e scappatoie normative, stavolta, però, c’è una buona novella per il settore. In effetti un club privato di Dallas ha ottenuto il via libera per operare e offrire il gioco del poker. La sede si trova nei pressi della Dallas North Tollway e ha suscitato il disappunto di alcuni residenti.
Come noto il gioco d’azzardo non è legale in Texas, ma il Champions Social Club permetterà ai soci di giocare a poker. Con una recente decisione 4-1, il Board of Adjustment di Dallas ha dato loro il via libera.
L’escamotage è il solito: giocare a Hold’em e alle sue varianti in un ambiente privato è consentito, a condizione che tutti i partecipanti condividano lo stesso rischio e che il Champions Social Club non riceva una percentuale sulle vincite, come accadrebbe in un tipico casinò. La rake insomma. Funziona come una palestra, su abbonamento.
Il Consiglio di Amministrazione ha detto al Champions Social Club che potevano operare a due condizioni:
- Chiudendo l’uscita posteriore sulla strada che conduce a un quartiere.
- Costruendo una recinzione intorno alla proprietà.
Se questi due requisiti non vengono soddisfatti salta tutto.
Dalla proprietà del CSC non vedono tutto rose e fiori: “Questo sito era un problema. E sentivamo di avere un modello di business che avrebbe fornito una soluzione che avrebbe giustificato l’investimento in un modo che un ristorante non avrebbe mai potuto”, ha detto Isaac Trumbo del Champions Social Club.
Ci è voluto molto tempo per arrivare a questo risultato. Nel 2021, il Comune ha negato il certificato di agibilità. Il Champions Social Club è tornato al tavolo nel 2024. Lo scorso aprile, il certificato è stato approvato, ma due settimane dopo il Comune ha revocato la licenza, accusando l’attività come gioco d’azzardo illegale.
“Il Comune ci ha fornito un manuale su come doveva essere fatto a Dallas. E abbiamo intrapreso questo progetto in buona fede”, ha detto Trumbo.
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