La Corte Suprema del Texas ha rinunciato a riesaminare una sentenza contro la Card House e la battaglia legale potrebbe finire ma il settore rimane ‘grigio’.
Ancora novità sul poker live in Texas dove la Corte Suprema del Texas non riesaminerà la sentenza della corte d’appello del 2024 che impedisce a Dallas di revocare le credenziali operative del poker club Texas Card House.
La decisione potrebbe porre fine a una battaglia legale in cui la città si è sostanzialmente auto-citata per annullare l’approvazione delle attività di poker a Dallas, che ora i funzionari comunali sostengono violi il divieto di gioco d’azzardo in Texas.
Venerdì la Corte Suprema dello Stato ha respinto la richiesta dell’ex responsabile dell’edilizia Andrew Espinoza di riesaminare il caso, che deriva da una decisione del marzo 2022 del consiglio della città. L’assise, composta da membri volontari del Consiglio Comunale che esaminano le contestazioni alle decisioni del codice di sviluppo urbano, ha stabilito che il Texas Card House debba mantenere il suo certificato di agibilità.
Espinoza, che ha lasciato il suo ruolo di responsabile delle ispezioni edilizie e dei permessi nel 2024, come informa Dallas News, ha citato in giudizio sia l’attività che il consiglio per ribaltare la decisione. Nel novembre 2022, un giudice distrettuale della contea di Dallas si è pronunciato a favore della città, definendo illegale la decisione del consiglio. La Texas Card House ha presentato ricorso, sostenendo che i funzionari comunali hanno ceduto alle pressioni delle lobby e hanno cambiato posizione sul club di poker senza apportare alcuna modifica alla legge statale o alle attività dell’azienda.
La Corte d’Appello ha successivamente stabilito che il giudice distrettuale avrebbe dovuto rinviare alla decisione originale della commissione di aggiustamento.
Gli avvocati della Texas Card House e di Espinoza non hanno risposto immediatamente lunedì alle richieste di commento sulla decisione della Corte Suprema dello Stato o sui potenziali passi successivi. La Corte Suprema del Texas è la più alta corte d’appello civile dello Stato ed è quindi l’ultimo grado di giudizio.
I contribuenti di Dallas hanno pagato il conto delle spese legali di due cause volte a chiudere club di poker precedentemente approvati dalla città. Il Consiglio Comunale ha stanziato almeno 550.000 dollari per coprire la rappresentanza legale di Espinoza e della commissione di aggiustamento, che ha anche annullato la decisione della città del 2022 di revocare il certificato di agibilità dello Shuffle 214. Sia la Texas Card House che lo Shuffle 214 dispongono di propri team legali. Il tutto andava risolvendosi proprio per le genti spese legali. Un’operazione folle.
Sebbene la legge del Texas vieti il gioco d’azzardo, prevede un’eccezione per i giochi privati, in cui nessuno trae profitto se non attraverso vincite personali e tutti i giocatori hanno le stesse possibilità, a prescindere dall’abilità o dalla fortuna. Questa zona grigia consente alle attività di poker di operare in città del Texas, come Austin e Houston. Le room lavorano come fossero palestre su abbonamento, almeno all’apparenza.
Le autorità di Dallas inizialmente avevano autorizzato almeno tre club di poker ad aprire a partire dal 2020. Ma dopo le proteste pubbliche quando un club di poker ha cercato di aprire a Far North Dallas, la città ha fatto marcia indietro nel 2021 e ora li considera illegali. La storia non dovrebbe finire qui visto che altre room come Shuffle 214 e Poker House Dallas hanno ancora problemi legali e burocratici.