Se in Spagna un poker pro come Adrian Mateos entra nella top 100 2025 dello sport nazionale, in Italia i divieti di pubblicità e l’antico retaggio del gioco d’azzardo sembrano lasciare poco spazio a riconoscimenti del genere.
Tra le notizie che ci hanno fatto riflettere in questa fine del 2025 quando siamo vicini al “level up” col nuovo anno, è senz’altro l’inclusione del miglior giocatore di poker spagnolo Adrian Mateos nella “Top 100 dello Sport di MARCA”, il popolare quotidiano sportivo iberico. E non solo, anche d’Europa. E l’Italia riuscirà mai a riportare il poker in una ribalta così extra settore?
Come detto, MARCA è uno dei quotidiani sportivi più affermati d’Europa. La sua edizione annuale Los 100 del Deporte mette in risalto gli atleti che si sono distinti nel panorama sportivo, in base ai risultati e alla costanza. Nel 2025, per la prima volta, l’elenco include un giocatore poker.
La selezione completa è disponibile sul sito ufficiale di MARCA
Mateos è stato nominato nella categoria “Il più grande risultato sportivo dell’anno”, dopo una carriera costellata di risultati costanti ai massimi livelli. Il suo palmares include cinque braccialetti Wsop vinti prima dei 30 anni, un traguardo raggiunto da pochissimi giocatori nella storia del gioco più amato al mondo.
Complimenti alla giuria per aver apprezzato i valori di una disciplina che è sì un gioco d’azzardo e si basa sui soldi, ma che se giocata ai massimi livelli si basa su preparazione, capacità decisionale e costanza nel tempo. I risultati si misurano nel corso di lunghe carriere, non in momenti isolati. La presenza di un giocatore poker tra gli atleti di altre discipline riflette una valutazione basata sulle prestazioni, applicata con gli stessi termini utilizzati in tutti gli sport.
Il commento della Wpf
Per la World Poker Federation “momenti come questo rientrano in un processo a lungo termine. Il posto del poker nel panorama sportivo internazionale è stato plasmato attraverso la governance, la struttura e il dialogo istituzionale, tra cui il suo riconoscimento all’interno dell’Associazione Internazionale degli Sport Mentali (IMSA). Quel lavoro non ha mai avuto come obiettivo la creazione di momenti di validazione. Si trattava piuttosto di costruire un quadro in cui il poker potesse essere valutato insieme ad altri sport, utilizzando criteri chiari e coerenti”.
Come al solito per il movimento cambia pochissimo: “La presenza del nome di Adrián Mateos nella Top 100 di MARCA non altera la natura di poker, né cambia il modo in cui si gioca. Tuttavia si tratta di un segnale esterno, proveniente dall’esterno della comunità poker, che si allinea naturalmente al modo in cui poker opera già ai massimi livelli”, hanno concluso dalla federazione.
E l’Italia?
Nel nostro Paese non figura un elenco del genere ma il termometro della nostra situazione è facilmente leggibile in quello che vediamo giornalmente. L’unico a sbarcare sul main stream è Dario Sammartino per il suo risultato clamoroso nel Main Wsop di Las Vegas. Oltre a lui fatichiamo a trovare in Italia, nonostante i tantissimi ottimi giocatori e i milioni di premi vinti dagli stessi, chi potrebbe raggiungere la visibilità avuta da Mateos o su livelli simili. L’oscurantismo e la demonizzazione politica e sociale del gioco d’azzardo ci penalizza, ovvio. Servirebbe un altro risultato clamoroso per capire se lo stesso super Dario o un volto nuovo possa volare su questi altopiani privilegiati e provare a lasciare un messaggio per lo sdoganamento del gioco del poker.





