L’appuntamento, organizzato in collaborazione con Brightstar Lottery Italia approfondisce le prospettive del settore dei giochi in Italia: fiscalità e interventi regolatori in vista del 2026.
“Il mercato dei giochi in Italia continua a registrare crescite significative, con oltre 157 miliardi di raccolta, 23 miliardi di spesa e 11,5 miliardi in termini di entrate fiscali per il 2024. Grava tuttavia l’assenza di un riordino normativo del gioco su rete fisica. Se da una parte è infatti stato completato il riordino per il gioco a distanza, per il gioco fisico il Parlamento ha votato una nuova proroga all’attuazione, fissando la nuova scadenza al 29 agosto 2026. In stallo le gare per le concessioni attualmente in proroga, dalle quali si stima, sulla base dei valori previsti dalle precedenti norme con cui sono state bandite gare mai celebrate, verrebbero garantiti €2 miliardi di entrate per lo Stato”. Si parte da questa considerazione per analizzare il settore del gioco pubblico nell’appuntamento organizzato dall’I-com Istituto per la Competitività in collaborazione con Brightstar Lottery Italia e insieme a una platea selezionata di rappresentanti delle istituzioni, associazioni di categoria e aziende.
L’evento analizza gli sviluppi del contesto del gioco in Italia in vista del dibattito sulla Legge di Bilancio 2026. Partendo da un’analisi delle tendenze del settore, si avvierà un confronto sugli scenari presenti e del prossimo futuro, in particolare con riferimento all’ambito fiscale e ai nodi ancora da sciogliere relativamente alla pressione fiscale delle attività in corso di concessione. Obiettivo del tavolo sarà quello di affrontare le diverse sfide poste in capo al comparto e ai principali stakeholder di sistema.
Per un mercato che nel tempo ha continuato ad avere un forte peso, rimane l’urgenza di completare l’intervento di riordino economico al fine di garantire sicurezza agli utenti e maggiori entrate per lo Stato.
Questi i punti salienti in discussione:
• Negli ultimi 20 anni la crescita del settore dei giochi è stata significativa grazie ad una progressiva regolarizzazione del mercato illegale e all’introduzione di innovazioni al palinsesto del gioco legale pubblico.
• Il settore contribuisce in modo importante in termini fiscali, generando €11,5 miliardi per l’erario nel 2024. Un contributo determinante è dato dal gioco fisico per il quale, tuttavia, è stato nuovamente prorogato il termine per l’attuazione della Legge Delega per il riordino normativo, fissando la nuova scadenza al 29 agosto 2026.
• Il gioco a distanza supera ormai stabilmente il gioco su rete fisica in termini di raccolta. Quest’ultimo, comunque ancora preferito da 2 giocatori su 5, rappresenta un presidio di legalità e di promozione di forme di intrattenimento consapevole e non patologico.
• Negli anni, si è assistito ad un graduale aumento delle aliquote sul gioco. Le novità più recenti in termini di variazioni delle aliquote hanno riguardato il gioco a distanza, mentre per il gioco su rete fisica si attende ancora il riordino normativo.
• Per un mercato che nel tempo ha registrato una crescita significativa e profondi cambiamenti, rimane urgente completare l’intervento di riordino complessivo, in modo da superare la disomogeneità normativa.
Il punto di Thomas Osborn
Uno dei pochi paesi che vede una crescita della raccolta e della spesa costante. Siamo arrivati a quota 23 miliardi ed è uno dei dati più importanti anche a livello europeo.
Il gioco fisico continua ad essere scelto nonostante la migliore accessibilità del gioco online. Quasi 150.000 persone sono impiegate con decine di migliaia di esercizi con un impatto molto importante sul Paese.
L’altro impatto è quello fiscale che vale 11,5 miliardi, una tendenza piatta dovuta al passaggio del gioco online dove il payout è più alto e la tassazione è minore. Si vive un effetto sostituzione rallentando la crescita dell’effetto erariale.
Ogni anno vi sono aggiornamenti di aliquote per singoli giochi con aumenti frequenti. Come nell’ultima legge di bilancio a parte che per l’ippica che è in controtendenza. Aumenti in questo caso ci sono stati per il gioco online.
Influiscono molto le proroghe sia per il bingo ma in generale per il gioco fisico che, come detto, potrebbe pesare molto sulle prospettive erariali e fiscali. Oltre a generare incertezza per le imprese che vogliono investire e gestire il gioco pubblico.
Riordino e fiscalità: prospettive per il 2026
Nel corso degli anni si è assistito a un crescente grado di frammentazione, con numerose regioni e comuni che hanno autonomamente disciplinato la materia a prescindere dalle normative nazionali. Nell’agosto 2023 è stato approvato il disegno di legge del Governo per la riforma fiscale; ad oggi, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva solo il decreto contente disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi a distanza (dl 41), mentre si è rimandato a futuri provvedimenti il riordino del gioco fisico.
Il Parlamento ha votato una nuova proroga all’attuazione della legge delega per il riordino normativo, facendola slittare dal 29 agosto 2025 al 29 agosto 2026.
Una prima risposta è stata fornita dal governo nella prima stesura della Legge di Bilancio 2026: dalla relazione tecnica si evince che sono stati stanziati 80 milioni di euro come “incremento del fondo per l’attuazione della delega fiscale per la riorganizzazione della rete fisica in materia di giochi” da destinare alle Regioni.
In assenza di un riordino organico del settore dei giochi, il legislatore ha più volte fatto ricorso negli ultimi anni all’utilizzo di proroghe necessarie alla prosecuzione della gestione del servizio pubblico.
L’incertezza normativa ha già comportato il rinvio delle gare per le concessioni per i giochi su rete fisica attualmente in proroga (apparecchi da intrattenimento, scommesse e bingo) da cui lo Stato potrebbe ottenere oltre 2 miliardi di euro, come dimostrato dall’esito della recente gara del Lotto che ha garantito 2,2 miliardi. Superare l’attuale frammentarietà normativa e fiscale consentirebbe infatti di rafforzare la competitività del settore e, soprattutto, di garantire condizioni più solide per un gioco sicuro, legale e pienamente tutelato.
Dunque, per il mercato è oggi più che mai urgente completare l’intervento di riordino complessivo.






