Pirate’s Poker Treasure: Drusca vince il trofeo e la super busta, Sacchi ancora on fire

Un finale a marca Romania e Roma con Stefan Drusca che vince il Main Event del Pirate’s Poker Treasure al King’s Resort di Rozvadov e Daniele Sacchi centra un secondo posto di prestigio dopo il terzo all’Ept Praga.

Il Main Event del Pirate’s Poker Treasure si è concluso dopo un Final Day intenso e impegnativo, chiudendo una settimana di azione a pochi giorni da Natale. Il torneo ha registrato ben 1.531 iscritti, confermando ancora una volta il fascino di questo festival al King’s Resort.

Dominano Romania e Roma

Il titolo va al giocatore rumeno Stefan Alexandru Drusca, che si aggiudica il suo secondo EuroRounders CLUB dopo una serie di vittorie eccezionali. Drusca è stato una presenza costante nelle prime posizioni del chip count dalla fine del Day 1 fino al Final Day, mantenendo il controllo e la compostezza in ogni fase cruciale del torneo. Ma l’ottima notizia è la seconda piazza di Daniele Sacchi, player romano reg dei tornei live Euro Rounders e spesso al King’s Resort, e l’ennesimo tavolo finale per Hu Lulei che ha avuto una seconda parte del 2025 clamorosa con il big shot clamoroso che è stato a luglio con il successo dell’Euro Poker Million.

Il tavolo finale

L’heads-up ha visto Stefan Drusca affrontare Daniele Sacchi, che si è classificato secondo e ha ottenuto un ulteriore conferma il suo forte slancio negli eventi Mystery Bounty. Per il player romano un altro super risultato dopo un terzo posto da 120.000 euro all’EPT Prague Mystery Bounty, uno dei tornei più importanti dell’evento ceco. Nella foto che pubblichiamo al fianco di Sacchi c’è l’amico e player storico romano, Luigi “Gigetto” Pignataro. I due girano insieme ormai da anni e, si sa, il confronto tra player è uno dei modi più rapidi per crescere nel poker. Al fianco di Drusca un altro ottimo reg del King’s, il connazionale Mousa, che è davvero uno dei migliori del field romeno.

Il duello finale si è concluso dopo un accordo privato Icm, con Drusca in testa alla classifica al momento dell’accordo. I due giocatori hanno lasciato una piccola parte del montepremi, insieme al trofeo, in palio. Dopo un heads-up durato poco meno di un’ora, il trofeo è finito nelle mani del player romeno.

Il terzo posto va a Helmut Phung, uno dei protagonisti più importanti del torneo, non solo per la sua deep run, ma anche per la sua incredibile fortuna nella fase Mystery Bounty. Phung è riuscito ad aggiudicarsi la busta da 45.000 €, insieme a diversi altri premi significativi, tra cui almeno due premi da 4.500 €, rendendo il suo risultato complessivo particolarmente impressionante.

Meno fortunato è stato Lulei Hu, il giocatore italo-cinese che si è presentato al Final Day tra i favoriti dopo gli ottimi risultati di cui parlavamo nell’attacco del pezzo. Nonostante un’altra ottima prestazione in un field enorme – proseguendo una striscia che lo ha visto raggiungere costantemente i tavoli finali – Hu è uscito al settimo posto, aggiudicandosi 18.400 euro, più alcune buste.

Il quarto posto spetta a Youssef Aananouch, che si aggiudica 37.000 € dopo una prestazione molto solida. Szymon Patryk Politowski si classifica quinto, aggiudicandosi 29.700 €, confermando la sua forma dopo aver già dominato il Turbo Flight in precedenza. Al sesto posto, Dominique Potenza porta a casa 23.500 €; conosciuto in diretta streaming con il soprannome di “Don Giovanni Casanova”, può certamente ritenersi soddisfatto della sua performance.

Gli ultimi due posti al tavolo sono stati conquistati da Deep Khandra Singh, ottavo per 14.000 €, e Victor Guillaume Alban Pahon, nono per 9.900 €. Da notare che Pahon è già un ex vincitore dell’EuroRounders, aggiungendo un altro risultato di rilievo al suo curriculum.

Tutti i primi dieci classificati hanno anche vinto un pacchetto da 3.000 € per il prossimo King’s Million di ottobre da 5 milioni di euro garantiti, mentre lo sfortunato bubble boy è stato Giovanni Basta, uscito al decimo posto per 7.900 €, ticket incluso.

La parola al winner

Nella sua intervista post-vittoria, Stefan Alexandru Drusca ha riassunto così l’esperienza: “È stato un torneo pazzesco e arriva alla fine di un anno davvero terribile ai tavoli. Fa parte della vita di un grinder. Sono molto felice, non solo per i soldi – che ovviamente sono importanti – ma anche per il trofeo. Giochiamo per i soldi, sì, ma anche per le emozioni, e vincere trofei significa sempre molto. Ora mi prenderò una breve pausa, festeggerò con gli amici, e poi l’anno prossimo tornerò al lavoro qui al King’s, tornerò a grindare come sempre.”

La top ten