Arriva il gioco ‘Win for Italia Team’ e sale la preoccupazione della Campagna Mettiamoci in gioco per il rischio che aumenti ‘ancora l’offerta d’azzardo’.
“Come accade ormai ininterrottamente da oltre 30 anni, quando c’è bisogno di drenare nuove risorse, lo Stato si rivolge all’azzardo. Aumentando l’offerta a disposizione dei giocatori.” È la dura posizione della Campagna Mettiamoci in gioco sulle notizie che, nelle riformulazioni della Legge di Bilancio 2026, giunte in Commissione Bilancio al Senato, è prevista l’introduzione di un nuovo “gioco numerico a totalizzatore nazionale” denominato Win For Italia Team. La quota di gettito erariale derivante dalla raccolta del gioco sarà destinata al “finanziamento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano”, in particolare per i progetti del Team Italia impegnato nei Giochi olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.
“Tuttavia c’è da “scommettere” che, una volta terminate le Olimpiadi, questo gioco sarà in qualche modo reso strutturale nella già sterminata offerta d’azzardo a disposizione dei cittadini/consumatori – proseguono da Mettiamoci in gioco – è già accaduto nel 2009 con il decreto Abruzzo che aprì le porte alle VideoLottery per finanziare la ricostruzione dell’Aquila e dei paesi devastati dal terremoto del 6 aprile. O nel 2024, quando venne introdotta la quarta estrazione settimanale del Lotto per sostenere la ricostruzione della Romagna investita da una pesante alluvione. Tutte offerte d’azzardo – teoricamente temporanee e con uno scopo benefico – rese definitive una volta passata l’emergenza. Questa volta il “paravento” utilizzato per giustificare l’ennesimo aumento di una già spropositata offerta di gioco d’azzardo non è di natura sociale e solidale, ma sportiva”.
Secondo la Campagna “l’operazione tenta di ammantare l’azzardo dei colori dello sport e dei grandi eventi, piegandone il significato a fini puramente economici. Riteniamo invece che il gioco d’azzardo non abbia nulla da spartire con i valori olimpici e sportivi di riferimento: il fair play, la lealtà, la solidarietà, la pace, l’uguaglianza. Valori che promuovono benessere, inclusione e responsabilità collettiva, e che risultano incompatibili con un’attività che produce dipendenza, fragilità sociali e gravi ricadute sulle persone e sulle comunità”.
Ancora una volta la legge di Bilancio, insomma, sarebbe terreno fertile per colpi di mano sul settore azzardo: “Lo scorso anno la manovra venne utilizzata per cancellare l’Osservatorio sul gioco d’azzardo istituito presso il Ministero della Salute, nonché per eliminare il fondo dedicato al contrasto del gioco d’azzardo patologico, inglobato (con meno risorse) in un generico fondo per le dipendenze patologiche. E ancora una volta si legifera sull’azzardo in provvedimenti dell’ultimo minuto, sottoposti a voto di fiducia del Parlamento. Dimenticando che, in assenza – ancora oggi – di una legge quadro, si tratta di una materia costituzionalmente sensibile, che meriterebbe tutt’altro genere di approccio. La raccolta di gioco d’azzardo è ormai fuori controllo e la cifra record di 157 miliardi di euro di giocate registrata nel 2024, sarà presto superata dai dati del 2025”.
Una frecciatina sul riordino: “Il governo da oltre due anni non trova il tempo per emanare il decreto legislativo di riordino del gioco d’azzardo su rete fisica, ma nel frattempo – oltre ad aumentare l’offerta – smantella ogni argine e strumento di contrasto al dilagare della dipendenza” concludono da Mettiamoci in gioco.





