Elisabetta Poso (Adm): ‘Riordino vicino, serve equilibrio fiscale e misure realmente applicabili’

Elisabetta Poso, direttrice per gli Apparecchi da Intrattenimento dell’Agenzia delle Dogane e monopoli, è intervenuta nel seminario I-Com e Brightstar sulle prospettive del settore dei giochi in Italia: fiscalità e interventi regolatori in vista del 2026.

 

“Ho ascoltato molti spunti e idee che condivido e su cui lavoreremo come Agenzia in questo seminario al quale ho piacere di partecipare. Il riordino del fisico è importante perché l’impianto normativo risale alla grande bonifica dell’inizio degli anni 2000. Gli interventi successivi hanno riguardato per lo più la tassazione e serve un riequilibrio fiscale oltre all’installazione di varie misure che riguardano i pilastri fiscali della legge delega fiscale, la lotta all’illegalità e alle ludopatie”. È intervenuta così Elisabetta Poso, nel seminario organizzato da I-Com, l’istituto per la competitività in collaborazione con Brightstar, nella giornata di oggi a Roma. Al centro della discussione, ovviamente, il riordino del retail che deve seguire quello in via di completamento del gioco online.

Secondo Elisabetta Poso “cruciale è la differenza delle base imponibili, soprattutto sulla base delle slot passata dal 12 al 24% e se calcolata sul margine grava per quasi i due terzi sulle risorse delle aziende del gioco. Negli ultimi due anni abbiamo assistito a continue riduzioni erariali sul settore Awp e Vlt ma ci siamo resi conto che la domanda non è rigida. Il settore se n’è accorto con l’effetto sostituzione con l’offerta online che ha causato una riduzione della raccolta sul territorio e quindi anche del prelievo erariale.

Serve un riequilibrio che è un principio introdotto proprio dalla delega fiscale e ci sono dei margini per portarlo a termine. Ad esempio siamo passati dal 70% al 65% del payout e ogni anno si perdono circa 300 milioni di prelievo erariale. Per questo bisogna intervenire, correggere ed evitare questo continuo calo”.

Il riordino si poggia su due pilastri: il contrasto al gioco illegale e la protezione del consumatore: “Sono questi i due criteri fondanti e per questo dobbiamo rinnovare i prodotti curando questi due aspetti. Tuttavia le misure dovranno essere qualitative e non semplicemente restrittive se parliamo di tutela del consumatore. L’esempio è quello del gioco online ma le regole e le misure di protezione vanno adattate alle reti fisiche che possono sfruttare anche il vantaggio per il rapporto personale tra operatore e giocatore. E l’operatore dovrà essere in grado di intercettare i rischi di ludopatie sia attraverso la sua formazione che con meccanismi di autoregolazione e autotutela dei giocatori stessi. Dobbiamo fare molta attenzione, però, al bilanciamento delle misure”.

Poso ha anche parlato dei tempi del riordino che “non dipendono dall’Agenzia, noi ci stiamo lavorando dal giorno immediatamente successivo all’uscita delle legge delega. Siamo confidenti di essere arrivati al punto di atterraggio anche nel confronto con gli enti locali e crediamo che i tempi possano essere finalmente maturi. Importante la partecipazione degli operatori nella costruzione delle misure che devono essere fattibili e implementabili. Da parte nostra siamo disponibili e partecipiamo il più possibile a confronti col settore come nel seminario odierno, evento di qualità e che ha fornito spunti molto interessanti”, ha concluso.