Freni (Mef): ‘Innovazione cruciale per combattere gaming disorder e gioco illegale’

L’intervento del sottosegretario al Ministero Economia e Finanze, Federico Freni, ha partecipato al panel sulla “dipendenza digitale e innovazione servizi” della VII Conferenza nazionale sulle dipendenze per parlare di gioco d’azzardo e gaming.

“In un contesto di disfunzioni patologiche che si aggiornano velocemente occorre adottare un approccio sempre più integrato e coerente. Solo promuovendo e sostenendo l’innovazione tecnologica possiamo mettere in campo risposte e soluzioni adeguate per garantire una regolazione e un controllo degli accessi in linea con il mondo che cambia. Facciamolo adesso!”. Ha commentato così il suo intervento il sottosegretario al Ministero Economia e Finanze, Federico Freni, che ha partecipato al panel sulla “dipendenza digitale e innovazione servizi” della VII Conferenza nazionale sulle dipendenze per parlare di gioco d’azzardo e gaming tenutasi a Roma lo scorso 8 novembre.

Come si può vedere nei contenuti streaming dell’evento Freni, che ha seguito la delega ai giochi nella scorsa legislatura, ha richiamato l’attenzione sull’evoluzione del gioco online e sulla necessità di aggiornare gli strumenti di regolazione e tutela. A spaventare è l’estrema vicinanza “tra videogiochi e azzardo, due mondi che rischiano di assomigliarsi sempre di più. La gamification trasforma prodotti nati come intrattenimento in autentici simulatori d’azzardo, ed è un problema da non sottovalutare”.

In questo senso, sempre secondo Freni, il riordino del gioco online ha introdotto già “infrastrutture capaci di prevenire i disturbi legati al gaming e ai meccanismi di gamification. E in generale va assolutamente ricordato che il gioco è legale solo quando autorizzato e regolato dallo Stato, e stabilire un dialogo proficuo con i concessionari è fondamentale”.

Passi in avanti anche nel senso del gaming disorder visto che sono stati inseriti nei Livelli essenziali di assistenza: “In passato non si riteneva necessario includere il gaming disorder, perché si pensava erroneamente che l’attività svolta in ambito domestico non avesse rilievo pubblico. Oggi sappiamo che non è così, e un legislatore responsabile deve aggiornare gli strumenti quando il contesto cambia. In questo seno gaming e gambling non vanno considerati vizio mentre vanno affrontate le patologie connesse a questi due mondi che esistono e possono essere curate”, ha continuato Freni.

L’introduzione di sistemi tecnologici sempre più avanzati è cruciale anche per quel che riguarda il gioco online oltre che il gaming disorder: “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli continua a oscurare migliaia di siti illegali che continuano però a raggiungere minori e giocatori problematici perché privi di regole e controlli. Qui la tecnologia può aiutarci per filtrare gli accessi e rendere più sicuro il gioco a 360 gradi”, ha concluso il sottosegretario al Mef.