La deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisabetta Piccolotti, ha espresso forte contrarierà alla proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di destinare i soldi del gioco pubblico agli enti locali.
“La proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di prevedere, nella prossima legge di bilancio, una quota delle entrate derivanti dal gioco d’azzardo a favore delle Regioni è pericolosa e potenzialmente controproducente”. Lo ha affermato in una sua nota la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisabetta Piccolotti.
Dopo anni passati a cercare di parlare della famosa tassa di scopo per cercare di far ricadere effetti positivi del gettito sui territori oltre alle spese sanitarie per curare le distorsioni del gioco pubblico, nella nuova legge di bilancio 2026 sembra di essere vicini alla soluzione.
Secondo la deputata rossoverde, però, la scelta può essere assai dannosa: “Da una parte, si rischia di rendere i bilanci regionali dipendenti dal gioco d’azzardo e più ricattabili dalle relative lobby; dall’altra, la misura non incentiverebbe le Regioni a promuovere campagne di contrasto alla ludopatia e al gioco d’azzardo. Fin dal suo insediamento il Governo Meloni ha strizzato l’occhio alle lobby del gioco, favorendo la pubblicità dei siti di scommesse e facendo tornare la lotta al fenomeno indietro di anni, in un Paese in cui un milione e mezzo di persone soffre di problemi legati al gioco e in cui i giovani sono sempre più attratti da giochi e scommesse”.
In realtà sarebbe l’esatto contrario visto che il decreto Dignità rimane in vigore e non è stato mai cambiato né ammorbidito. In più le riforme sul gioco online sembrano assai onerose dal punto di vista erariale e puntano al maggior controllo e alla concentrazione di mercato.
Le proposte della Piccolotti e del suo gruppo, invece, “saranno invece volte a destinare maggiori risorse alle Regioni per la lotta alla ludopatia, non a renderle dipendenti dalle entrate del gioco d’azzardo”, ha concluso.






