Nella seduta di ieri del Senato della Repubblica italiana è stato discusso il disegno di legge a sostegno delle edicole e i firmatari della proposta chiedono un ulteriore aumento del Preu per sostenere la misura da 400 milioni di euro.
Un ennesimo aumento del Preu, il prelievo erariale unico alle slot? A paventarlo già da aprile scorso è il disegno di legge n.1444 che reca “Disposizioni per il sostegno alle attività di vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, mediante agevolazioni fiscali e contributive, riduzioni dei tributi locali, nonché misure di semplificazione per lo svolgimento di attività economiche accessorie”. Il primo firmatario del provvedimento è Valter Verini del Partito Democratico ma con lui ci sono anche i colleghi Sensi, Martella, Rando, Irto, Camusso, Malpezzi, D’elia, Delrio, Verducci, Rojc, Casini, Manca, Giacobbe, La Marca, Nicita, Franceschelli, Tajani, Valente, Basso, Rossomando e Alfieri.
Ieri se n’è discusso in Senato con il presidente di turno Melchiorre che ha esposto il contenuto rinviando comunque ancora la discussione generale ad un’altra seduta. Ancora, quindi, nulla di definitivo.
Il decreto prevede una serie di misure e sgravi fiscali per il rilancio del settore in questione. Servirebbero circa 400 milioni di euro annui dal 2026 in poi e all’articolo nove nelle coperture finanziare si legge che si provvederà “attraverso l’aumento delle aliquote del Prelievo Erariale Unico”.
Nel corso del suo intervento Verini ha ringraziato “la Presidenza per l’attenzione dedicata al tema oggetto del disegno di legge e auspica che la maggioranza possa condividere gli obiettivi di fondo della proposta, che ha l’ambizione di affrontare in maniera organica gli aspetti gestionali e organizzativi, al fine di sostenere il rilancio di un settore destinato, inevitabilmente, a scomparire con la transizione al digitale. Si dichiara pertanto pienamente disponibile alle eventuali modifiche e miglioramenti, in prima istanza rispetto alle risorse finanziarie, necessarie a coprire gli eventuali oneri”.
Foto Andrej Lišakov Unsplash