Il polacco Tomasz Brzezinski vince il Main Event dell’European Poker Tour dopo il quarto posto a Barcellona ma il testa a testa con Ostash è stato pazzesco.
L’Italia si ferma in 14esima posizione con Alessandro Barone che è il migliore azzurro al Main Event dell’European Poker Tour di Barcellona. A vincere, invece, è stato Tomasz Brzezinski, che si porta a casa la quarta picca del circuito Pokerstars stavolta al Casino Malta.
Il 37enne polacco continua a stupire in un 2025 pazzesco visto che giusto poche settimane fa si era piatto quarto al Main Ept di Barcellona.
Un top winner dilettante
Brzezinski, che vive a Malta da una decina danni dove lavora nel settore delle scommesse sportive, ha superato 898 partecipanti e ha sconfitto l’esordiente ucraino Mykhailo Ostash in un testa a testa mozzafiato, aggiudicandosi il trofeo e 631.632 € del montepremi di €4.355.300, dopo un deal in heads-up.
È anche diventato l’undicesimo giocatore nella storia dell’EPT a raggiungere per due volte consecutive il tavolo finale del Main Event, e la sua vittoria aggiunge un titolo che segna la sua carriera all’anno di svolta della sua carriera nel poker.
“È stato pazzesco”, ha detto Brzezinski a PokerNews poco dopo la vittoria. “A un certo punto ho pensato che mi sarebbe sfuggito ancora il titolo. Non sono il più fortunato negli heads-up. Sono arrivato secondo sei o sette volte ai festival, quindi mi sono sentito quasi maledetto. Soprattutto dopo aver perso così tanti flip di fila e aver visto gli stack di nuovo in pareggio. Ma alla fine è andata a mio favore e sono molto felice.”
Nonostante la sua recente serie positiva, il poker rimane più un progetto passionale che una professione a tempo pieno per il campione polacco. Alla faccia dell’hobby visto che ha vinto in carriera oltre 1 milione e mezzo di dollari: “Giocavo a poker anni fa. Poi si è presentata la scelta tra continuare a giocare o iniziare un lavoro fisso. Ho deciso di andare sul sicuro, ma ho sempre continuato a giocare. A volte mi piace molto di più il poker dal vivo che il mio lavoro vero e proprio”, ha riso. “Ho molti amici che sono ottimi giocatori e cerco di essere una spugna, imparare da loro e analizzare le situazioni. In qualche modo, sta dando i suoi frutti.”
La delusione Bedell e Boika
Niente da fare Tom-Aksel Bedell che è entrato Papa ma è uscito cardinale: ha trascorso i giorni 3 e 4 in cima alla classifica dei chip, ma la sua corsa al Day 5 ha preso una piega diversa, arrivando nel late stage da short stack. Nonostante un breve recupero iniziale, l’imprenditore norvegese e high roller è stato il primo a uscire dopo la pausa iniziale contro una coppia di tre di Ostash.
Aliaksei Boika poteva diventare il quinto giocatore a vincere due titoli EPT Main Event e a difendere il premio conquistato nove anni fa a Malta. Solo Victoria Coren Mitchell, Mikalai Pobal, Mike Watson e Anton “WhatIfGod” Bergstrom (con due vittorie EPT online) sono riusciti nell’impresa.
È uscito quarto nonostante un super call A high che l’aveva riportato in vetta. Ma lo slancio non era sufficiente per sopravvivere fino in fondo.
Neverending heads up
Come faceva notare il polacco, l’equilibrio è tornato in heads up e i due finalisti hanno deciso per un deal equo garantendosi 603.098 € a testa, lasciando 28.534 € e il trofeo EPT in palio.
Sfida che sembrava stregata con 5 double up di Ostash che è stato messo sotto diverse volte dal futuro winner. È persino passato in vantaggio a un certo punto, ma Brzezinski ha risposto con un colore runner-runner da 5 milioni, ripristinando un vantaggio di 2:1.
Ciononostante, Ostash non si è tirato indietro, raddoppiando per la quinta volta con un colore tutto suo e trascinando la sfida in acque profonde.
Da lì, è diventato un survival poker di altissimo livello. Ostash ha resistito con un sesto, settimo, ottavo e nono raddoppio, ognuno più improbabile del precedente. Brzezinski ha dovuto giocare un flip molto rischioso 88 vs AJ reducendo Ostash al lumicino. Ancora un decimo raddoppio ma il polacco aveva AJ e si è ritrovato ancora ai resti con A10si è finalmente trovato all-in e a rischio, la sua coppia di otto ha retto contro asso-jack, lasciando Ostash quasi senza benzina. Ma l’ucraino non aveva ancora finito. Si dice che un gatto abbia solo nove vite, ma Ostash sembrava averne almeno dieci, piazzando un altro flip con re-donna per rimanere in gioco e persino trovando un undicesimo raddoppio per prendere brevemente il comando.
Il miracolo, tuttavia, non poteva durare per sempre. L’asso-jack di Brzezinski ha battuto l’asso-dieci di Ostash, lasciandolo con un solo big blind. Al dodicesimo all-in di Ostash, il quattordicesimo dell’heads-up, la rimonta è finalmente crollata e Brzezinski ha raccolto le ultime chips, sigillando una delle finali più caotiche nella storia dell’EPT.