Cangianelli (Egp Fipe): ‘Registro autosclusione più opportunità che vincolo, ma serve il riordino’

Emmanuele Cangianelli, consigliere giochi pubblici Fipe Confcommercio è intervenuto nella tavola rotonda dell’evento Admiral gaming network per la presentazione della ricerca della Doxa a Roma.

Un elenco riservato che fa scattare l’alert per impedire ai player problematici di giocare come nel gaming online. È la proposta rilanciata da Emmanuele Cangianelli, consigliere delegato ai giochi pubblici, Fipe Confcommercio, nel corso della presentazione della ricerca condotta nel corso del 2025 da Doxa per Admiral gaming network nella prestigiosa Sala Alessandrina di Stato Sant’Ivo alla Sapienza, oggi, 9 ottobre. Nel corso dell’incontro “Giochi legali. Le opportunità della trasformazione digitale dei punti vendita”, c’è stata una tavola rotonda in cui è intervenuto lo stesso Cangianelli.

Nella direzione dei risultati della ricerca e della discussione va sicuramente, come detto, il manifesto delle regole condivise per il gioco pubblico lanciato a Milano da Egp Fipe. Punto centrale è l’attivazione del codice di autoesclusione: il giocatore si registra in un elenco riservato che fa scattare l’alert che impedisce di giocare, elenco finora attivo solo nel gioco online. “Questo che può sembrare un vincolo in più è invece un’opportunità che le nostre imprese vogliono mettere in campo per sensibilizzare le persone che entrano nei nostri punti vendita”.

Fondamentale, però, secondo Cangianelli, le riforme tanto attese: “Senza un riordino normativo urgente delle reti scommesse, apparecchi da  gioco e bingo, che dia certezze distributive e fiscali, ampi settori del gioco pubblico si avvicinano al collasso: servono quelle regole nuove, indicate dal Parlamento al Governo fin dal 2023, che rendano sostenibili gli investimenti, remunerino la legalità e liberino i concessionari delle reti ed i punti vendita da incertezze ormai insostenibili”.

Norme necessarie contro il mercato grigio:  Chi vuole combattere l’illegalità non può tenere in costante incertezza le imprese legali: i giochi pubblici specializzati e di prossimità hanno bisogno di norme stabili, trasparenza per i punti vendita e attrattivitá per gli investimenti in nuove tecnologie, essenziali per controllo e tutela dei consumatori; occorre superare norme obsolete e lo stigma istituzionale per un settore che lavora, a tutti gli effetti, come servizio pubblico”, ha concluso Emmanuele Cangianelli, consigliere delegato di FIPE Confcommercio ai giochi pubblici.