Un emendamento di De Priamo (Fdi) al ddl della collega Mennuni sulle ‘Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale’ chiede di estendere i controlli anche al mondo videoloudico.
Applicare anche ai videogiochi online (e ai servizi di messaggistica) tutte le “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale” contenute nel disegno di legge che tratta questo tema presentato dalla senatrice Lavinia Mennuni (FdI) e attualmente all’esame della 8ª Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) del Senato.
Riguarda più i videogiochi online che l’igaming, in verità, ma si potrebbe anche estendere come controllo al settore del gioco pubblico.
Ad emendare su questi termini è stato il senatore Andrea De Priamo (FdI), che propone infatti di estendere le disposizioni già previste per i social network e le piattaforme di condivisione video anche al mondo del gioco e alle piattaforme di messaggistica che occupano buona parte della vita dei ragazzi e soprattutto dei minori.
Soggetti a rischio da difendere.
Il disegno di legge Mennuni
Il testo, presentato lo scorso 30 luglio, stabilisce che i principi di tutela dei minori si applichino ai giochi accessibili tramite connessione a internet, soprattutto quando caratterizzati da esperienze personalizzate basate su dati degli utenti, interazioni sociali o contenuti generati da intelligenza artificiale.
Il disegno di legge Mennuni si pone come obiettivo principale quello di rafforzare le misure di protezione dei minori nell’utilizzo di social network e piattaforme digitali.
In particolare si monitora l’accesso ai social e alle piattaforme di video sharing consentito solo dai 15 anni in su; l’introduzione di un mini-portafoglio digitale nazionale per la verifica dell’età, da attuarsi in linea con le soluzioni europee entro il 30 giugno 2026; la previsione di un sistema di controllo affidato all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
L’emendamento De Priamo
L’emendamento 1.5 è stato presentato nella giornata di ieri, 30 settembre, dal collega della Mennuni, Andrea De Priamo (FdI) in commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, alla Camera.
Questo il contenuto dell’intervento:
“Dopo il comma 1 aggiungere il seguente: 1-bis. Le disposizioni della presente legge si applicano anche ai videogiochi online e ai servizi di messaggistica, accessibili mediante connessione a internet e caratterizzati dall’erogazione di contenuti o esperienze personalizzate basate su dati personali, comportamenti o caratteristiche dell’utente, o da interazione con altri utenti o con contenuti generati da utenti o da sistemi basati su intelligenza artificiale.”