Il caso del delitto di Garlasco che ha visto al centro delle notizie il presidente del casinò di Campione d’Italia, Mario Venditti, ha scaturito le reazioni della politica locale.
Non sono tardate ad arrivare le reazioni della politica campionese sulla nuova “puntata” del caso del delitto di Chiara Poggi a Garlasco. Il tutto è scaturito, ovviamente, dalle perquisizioni delle forze dell’ordine nelle dimore di Pavia, Genova e Campione d’Italia del presidente del casinò di Campione d’Italia, Mario Venditti. Il numero uno della casa da gioco risulterebbe indagato dalla Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari.
La posizione del Movimento Sociale Fiamma Tricolore Sezione di Como
Parola d’ordine “cautela e rispetto”. Nel caso Garlasco che vede ancora coinvolto il presidente del Casinò di Campione d’Italia, nonché ex Procure della Repubblica di Pavia, dott. Mario Venditti, il Movimento Sociale Fiamma Tricolore Sezione di Como assume subito una postura sulla vicenda: “Nel pieno rispetto dell’attività della magistratura, riteniamo fondamentale astenersi da qualsiasi commento prematuro o speculativo, al fine di evitare equivoci e strumentalizzazioni che possano nuocere alla serenità delle indagini e al diritto alla difesa. Ribadiamo, inoltre, l’importanza del principio di presunzione di innocenza, sancito dall’art. 27, comma 2 della Costituzione Italiana (“l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”) e rafforzato dal Decreto Legislativo n. 188 del 2021, attuativo della Direttiva (UE) 2016/343, che impone alle autorità pubbliche e agli organi di informazione il dovere di rispettare l’onorabilità delle persone sottoposte a indagini, fino all’esito di un giusto processo”.
Garantismo sì, ma non finisce qui: “Alla luce della delicata situazione economico-istituzionale che il Casinò di Campione d’Italia sta affrontando sin dal fallimento del 2018 – prosegue il segretario organizzativo Fiamma Tricolore Carlo Russo – e considerando la necessità di tutelare l’immagine e la stabilità di un’istituzione simbolo per il territorio, riteniamo che sarebbe auspicabile un gesto di responsabilità da parte del dottor Venditti, attraverso un passo indietro rispetto al proprio incarico attuale, almeno fino al chiarimento definitivo della vicenda giudiziaria in corso. Per queste ragioni, il nostro movimento ribadisce la propria fiducia nel lavoro della magistratura, conferma la volontà di non alimentare polemiche, e auspica scelte che vadano nella direzione della tutela dell’interesse collettivo”.
Il consigliere Aureli chiede chiarimenti al sindaco
A richiedere chiarimenti su una “delicata e imbarazzante situazione”, invece, è il consigliere comunale Sergio Aurelio Mauro Aureli che ha scritto al Sindaco Canesi.
“La vicenda che vede coinvolto il Presidente del Casinò di Campione d’Italia, Mario Venditti, e la sua recente indagine da parte della Procura di Brescia, rappresenta un fatto di gravità inaudita e un danno d’immagine di proporzioni enormi per il nostro Comune, per la Casa da Gioco e, di conseguenza, per tutti i nostri cittadini. Formalizziamo con una interrogazione la richiesta urgente di chiarimenti e risposte concrete su questa delicata e imbarazzante situazione”, ha esordito Aureli.
Dai banchi dell’opposizione il consigliere fa notare che “mesi or sono, la maggioranza consiliare ha espresso parere favorevole al rinnovo dell’incarico del signor Venditti a Presidente del Cda del Casinò, nonostante fossero già emerse notizie e perplessità poco confortevoli circa il suo nominativo e il suo pregresso operato come magistrato. La minoranza, all’epoca, aveva espresso forti dubbi e avvertimenti che, purtroppo, i fatti di oggi hanno drammaticamente confermato”.
Dopo queste premesse ecco alcuni quesiti: “Quali iniziative immediate intende intraprendere l’Amministrazione in merito alla posizione del Presidente Venditti, alla luce della notizia della sua indagine da parte della Magistratura di Brescia?
Ritiene che l’attuale contesto permetta al signor Venditti di mantenere un ruolo di tale cruciale importanza e visibilità, specialmente in una fase così delicata per il rilancio della casa da gioco? Non ritiene che, alla luce degli elementi disponibili prima del rinnovo dell’incarico e delle conseguenze attuali, l’Amministrazione nella sua maggioranza abbia agito con eccessiva superficialità e leggerezza, non tenendo in debita considerazione il rischio reputazionale che una simile nomina comportava per l’immagine di Campione d’Italia, del Casinò e dei suoi abitanti? Quali misure concrete intende adottare per mitigare e riparare l’ingente danno d’immagine già subito, e quale strategia intende mettere in campo per ristabilire la credibilità e la reputazione dell’ente e della sua partecipata, che per il nostro paese rappresenta un asset vitale?”
Secondo Aureli “questa situazione impone una riflessione profonda da parte dell’attuale amministrazione e soprattutto, una presa di posizione immediata e risoluta. I cittadini di Campione d’Italia meritano una gestione trasparente e impeccabile, scevra da ombre e da scelte che si rivelino dannose per il bene comune.”
La foto del casinò è di Manuel Kovsca