Wolf Millionaire Rozvadov: il dilettante Pahon vince 142mila €

Il recreational player francese Victor Guillaume Alban Pahon ha vinto il Main Event del Wolf Millionaire al King’s Resort di Rozvadov su 3.356 entries.

Un deal a 2 ha risolto il Main Event Wolf Millionaire organizzato da Euro Rounders al King’s Resort di Rozvadov e che ha messo in palio 1 milione di euro di prize pool per 3.356 entries. A sollevare il trofeo dell’ormai mitico lupo di Er è stato il francese Victor Guillaume Alban Pahon. Per lui ben 135.000 euro, di poco distante dalla moneta ufficiale, più il ticket per il Main Event delle Wsop Europe del valore da 10.350 euro. Ha sconfitto in heads up il Player tedesco Roman Lucas Sartori che si porta a casa 101.850 euro anche lui col ticket compreso come i primi sei qualificati del torneo.

È stata una giornata da sogno per il dilettante francese, che aveva iniziato il tavolo finale con il quarto stack più alto ed era riuscito a sopravvivere alle fasi più difficili del torneo.

Quando è arrivato all’heads-up, aveva un vantaggio di 2 a 1 in chip, che gli ha permesso di negoziare un accordo favorevole e di aggiudicarsi gli ulteriori 23.000 euro riservati al vincitore.

Qui il replay del tavolo finale:

YouTube player

Ecco cosa ha detto Victor Guillaume Alban Pahon subito dopo aver conquistato la vittoria al blog di Euro Rounders: “Allora, com’è andata? Beh, nel complesso penso che sia andata abbastanza bene, anche se il tavolo finale è stato davvero difficile. C’erano due stack enormi e molti short stack, e io ero lì in mezzo con uno stack medio. Questo significava che all’inizio non potevo davvero muovermi, non potevo giocare troppe mani.

Ho provato a prendere il primo posto, credo con una scala, ho provato un bluff… ma non è andata. Quindi all’improvviso mi sono ritrovato short. E da lì ho dovuto affrontare tantissima pressione. Non potevo fare molto perché i big stack rilanciavano continuamente, mettendo pressione a tutti. Quindi ho dovuto aspettare, aspettare solo che gli short facesssero il loro gioco. È stato frustrante perché non riuscivo a giocare il mio gioco, non potevo aprire le mani che Volevo, dovevo solo foldare ed essere paziente.

Poi, una volta che gli short stack se ne sono andati, la pressione è in un certo senso scomparsa. Ho iniziato a sentirmi meglio, più a mio agio. Finalmente potevo giocare il mio gioco. E ho trovato delle belle mani premium al momento giusto, che mi hanno aiutato a risalire”.

Un recreational player che piazza un ottimo successo: “Non sono un professionista. Lavoro nell’industria farmaceutica, il poker è più una passione per me, qualcosa che faccio quando ho tempo. E questo lo rende ancora più speciale: arrivare così in fondo, gestire la pressione, portare a casa un risultato del genere… per me è davvero qualcosa di grandioso. Un’esperienza che porterò con me per molto tempo”, ha concluso.