YouTube rimuove il canale di un poker coach online, il settore in subbuglio

Il professional poker player Fernando ‘JNandez’ Habegger ha subìto la chiusura del suo canale dal team di YouTube nonostante sa di un sito regolamentato e riservato agli utenti 18+.


YouTube continua a penalizzare i content creator nel mondo del gioco a livello globale e, come annota l’ultima notizia di settore, soprattutto nel mondo del poker. Il giocatore di poker professionista Fernando “JNandez” Habegger ha visto il suo storico canale chiuso dopo aver ricevuto una terza segnalazione dalla piattaforma. La chiusura è avvenuta nonostante l’esperto di pot-limit Omaha aveva evitato di caricare nuovi contenuti per oltre due mesi per proteggere il canale.

Questa la sua lettera d’appello al sito di content video più importante al mondo: “Ciao TeamYouTube, il mio canale “JNandez87” è appena stato rimosso definitivamente per aver promosso prodotti non regolamentati, nonostante il sito di poker su cui gioco sia stato approvato. Il mio ricorso è stato immediatamente respinto.
Ho smesso di caricare video negli ultimi due mesi, dopo il mio secondo strike, per evitarne un terzo, ma ho ricevuto uno strike per un video più vecchio e il mio canale è stato rimosso.
Ho creato il mio canale YouTube negli ultimi dieci anni ed è una parte fondamentale della mia carriera. Potete aiutarmi?
Alla community del poker che ha apprezzato i miei video e i miei streaming, e agli appassionati di poker che vogliono proteggere il gioco che amiamo e la sua esistenza su YouTube, per favore mettete “Mi piace” e condividete questo video per dargli maggiore”.

 

 

 

Habegger è capo allenatore e fondatore di Plo Mastermind, e crea contenuti di poker da oltre un decennio. I suoi video prediligono il coaching Plo su YouTube e ha costruito un seguito considerevole, circa 63.000 iscritti, che ora rischia di perdere così come gli utenti rischiano di non vedere più nuove lezioni del maestro.

Quello che è successo a JNandez riporta all’attenzione dei creator il rischio di vedersi chiuso e di perdere la propria attività ancora per le problematiche legate al gioco d’azzardo spesso causate più dall’ipocrisia e dall’ideologia visto che molti contenuti sui social sono più gravi e spingono a giocare d’azzardo senza regole.

All’inizio di quest’anno, un nuovo aggiornamento delle norme ha inasprito le restrizioni sui contenuti relativi al gioco d’azzardo, in particolare per quanto riguarda l’idoneità degli annunci e la monetizzazione.

I contenuti sono spesso riservati a spettatori di età pari o superiore a 18 anni. Ma questo potrebbe non bastare. L’audience è già limitata a chi ha un account e un’età verificata. Perché continuare a chiudere canali che già rispettano la policy della piattaforma?

I poker player che producono contenuti non hanno una base certa su cui operare. E questo sembra essere il problema più importante.