Ricerca Ipsos per Fondazione Fair: dalla dimensione ludica del divertimento alla ricerca del guadagno.
Il Gioco Responsabile è un approccio al gioco d’azzardo che vuole promuovere l’adozione di strumenti volti a creare una cultura del gioco sano e consapevole, mettendo al centro il rispetto e la tutela delle persone. Questo l’approccio della Fondazione Fair, che apre a istituzioni e operatori il forum 2025 con la ricerca Ipsos. Un approccio caratterizzato dal rispetto delle normative, dall’utilizzo di strumenti di protezione del giocatore e di supporto, da una comunicazione più trasparente e diretta, con l’obiettivo di rendere i giocatori più informati e consapevoli e di garantire un’esperienza di gioco sicura e sostenibile per tutti. L’obiettivo finale è quello di prevenire quelle forme di eccesso che caratterizzano comportamenti problematici.
Su queste tematiche lo studio condotto ha coinvolto numerosi soggetti di diversa estrazione sociale, culturale e lavorativa tra istituzioni (per avere il punto di vista di coloro che potrebbero contribuire a un cambio culturale di approccio al
gioco d’azzardo, per ragionare sul fatto che uno scorretto approccio al gioco non è il problema ma è uno dei sintomi di
fratture sociali, per ideare possibili soluzioni a questi problemi da tradurre in azioni e iniziative concrete) e operatori del settore (per scattare una fotografia con la lente di coloro che osservano da vicino la realtà e che conoscono le ‘debolezze’ dei territori in cui operano, per avere un riscontro concreto di quanto fatto nel corso degli ultimi anni, dei cambiamenti avvenuti nel settore, per comprendere quali idee/progetti possano realisticamente tradursi in azioni efficaci).
Attraverso le interviste effettuate, è evidente come il tema del gioco segmenti fin da subito un ideale continuum in cui si vanno a contrapporre due estremi: i critici e gli aperti al dialogo. I primi sono scettici, ostili e si focalizzano sul Gap. Gli altri riconoscono perlopiù un problema istituzionale nel settore e la bellezza della dimensione più ludica del comparto. Al centro, la ricerca Ispsos pone gli operatori del settore che mostrano approccio neutrale, oggettivo e competente.
Sono proprio gli operatori, in questo contesto, a restituire un senso di equilibrio tra obiettivi di business e etica. Si sentono in balia di decisioni prese da altri che li riguardano direttamente. Lampante la discrasia tra la percezione delle istituzioni e quella degli operatori sul ruolo sociale del gioco negli ultimi 10 anni. L’80% dei soggetti istituzionali intervistati (esponenti del mondo cattolico/ Terzo settore, associazioni di consumatori, policy maker/Authority, accademici, concessionari) ritiene che questo sia notevolmete peggiorato, per effetto della diffusione del gioco online, sempre più accattivante, frenetico, compulsivo, attrattivo per persone vulnerabili, sempre più giovane, fino ad arrivare ai minorenni. Solo il 29% degli operatori sostiene questa tesi.
Circa la metà degli operatori ascoltati ritiene che il settore del gioco sia rimasto sostanzialmente uguale, riconoscendo, giusto nell’11% dei casi che sia anzi migliorato per crescente consapevolezza dei rischi associati al gioco, che ha portato a maggiore regolamentazione e conseguente riconoscimento ufficiale del gioco compulsivo come dipendenza maggiori investimenti in campagne informative, di sensibilizzazione, in iniziative volte a contrastare le patologie legate al gioco.
Tra i fattori individuati nella modifica del settore, sicuramente la digitalizzazione e la crescita dell’offerta, nonché la solitudine che fa venir meno la dimensione sociale della sfera ludica, la ricerca di guadagni facili.
Prevenzione della dipendenza, tutela dei minori, regolamentazione, contrasto al gioco illegale, reputazione del settore, dialogo con le istituzioni e innovazione tecnologica le principali sfide individuate per i prossimi 10 anni. In questo arco di tempo, sono più pessimisti i soggetti istituzionali: temono che il settore del gioco peggiorerà. Poca di più ma comunue non troppa la fiducia degli operartori in questo senso.






