Il senatore di Forza Italia: “L’online arriva ovunque, non sono le distanze da luoghi sensibili a fare la differenza”.
“Oggi nelle comunità terapeutiche trovi persone che lottano anche con la dipendenza dal gioco. Ma è una minoranza: non si può prendere l’anomalia e trasformarla nella norma”. Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri intervenendo mercoledì pomeriggio al convegno Sapar a Roma.
“È fondamentale – ha ammonito – che il legislatore continui a distinguere tra tutela dei giocatori vulnerabili e criminalizzazione dell’intero settore. Proprio gli operatori legali possono diventare un presidio prezioso, filtro capace di intercettare comportamenti problematici e segnalarli alle autorità competenti. Ci sono regioni che hanno enfatizzato anche troppo le misure come le distanze del gioco dai luoghi sensibili, ma il settore non può essere criminalizzato.
Sulla riforma del gioco, Gasparri non si è risparmiato a definirla prioritaria: “Serve una regolamentazione equilibrata, che dia certezze, che contrasti l’illegalità e che riconosca il valore economico e occupazionale del comparto. Voi – ha detto ai rappresentanti Sapar – siete quelli che gestiscono sale in modo corretto e legale. È con voi che dobbiamo costruire il futuro del gioco pubblico in Italia”.
“Fondamentale – ha ammonito – distinguere il gioco legale, regolamentato, controllato e tassato, da quello illegale, che invece alimenta circuiti criminali. Chi lavora rispettando le regole dà un contributo importante alle casse dello Stato. È ipocrisia far finta che non sia così. Il settore deve essere regolamentato con equilibrio, evitando derive proibizionistiche alimentate dal sensazionalismo. Ha citato ad esempio il tema delle distanze dai luoghi sensibili, applicate in modo eccessivo da diverse regioni in passato. “Oggi viviamo in un’epoca di gioco online, che arriva ovunque. Non si può pensare di risolvere un problema solo con i metri di distanza”.






