Il consiglio comunale di Campione d’Italia ha dato il via libera a due atti di indirizzo per i quel si prosegue la promozione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori e dà mandato alla scelta di un profilo manageriale per la presidenza del casinò.
Sì ai due atti di indirizzo del consiglio comunale e sulla nomina del presidente della casa da gioco che erano in discussione nell’assise convocata ieri sera, martedì 25 novembre. Come avevamo annunciato c’era da discutere in ordine alla promozione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori della Casinò di Campione d’Italia società benefit quale socio unico.
Un’azione, in verità, avviata dal Casinò nel settembre scorso e sulla quale i consiglieri di Campione 2.0 avevano presentato un’interrogazione, sollevando dubbi, alla luce di un parere legale, in merito al fatto che fosse stata decisa con una delibera di giunta, mentre sarebbe stato necessario il via libera del consiglio comunale. Dopo la risposta della segreteria e del sindaco ieri sera il consiglio comunale ha seguito lo stesso indirizzo della Giunta approvando quindi la procedura di arbitrato che andrà avanti per chiedere risarcimenti agli ex amministratori.
Prosegue l’arbitrato
Con l’atto di indirizzo in discussione, il consiglio comunale ha quindi deliberato di “approvare e condividere l’orientamento già espresso dalla giunta comunale in ordine all’opportunità e corrispondenza all’interesse pubblico all’avvio delle predette azioni di responsabilità” nei confronti “dei suoi ex membri e organi societari, come già deliberato nella seduta assembleare del 19 dicembre 2024, previa verifica dell’insussistenza dei presupposti di fatto e di diritto di un’eventuale prescrizione del diritto al risarcimento dei danni“, nonché di “approvare e condividere l’orientamento già espresso dalla giunta comunale in ordine all’opportunità e corrispondenza all’interesse pubblico all’avvio di eventuale azione nei confronti della curatela, in relazione ai danni patrimoniali conseguenti all’illegittimità del licenziamento collettivo, effettuato in pendenza del fallimento, come accertato dal Tribunale di Como, previa verifica dell’insussistenza dei presupposti di fatto e di diritto di un’eventuale prescrizione del diritto al risarcimento dei danni”. Queste azioni, si prende atto hanno un costo stimato dalla società “per una somma superiore a 200mila euro“.
Su questo tema, in base al voto, viene coerentemente respinta la mozione di Campione 2.0 a firma dei consiglieri di minoranza Verde e Marchesini che chiedevano di fermare la procedura del lodo arbitrale e procedere ad una transazione per evitare profili di illegalità che avrebbero portato a danni erariali e ulteriori perdite economiche per l’amministrazione.
Alla ricerca di un manager tecnico
Sì anche all’’atto di indirizzo in relazione ai requisiti in possesso del nuovo membro del Cda del Casinò, a seguito delle dimissioni “di un membro”, ossia il presidente Mario Venditti. Sono 13 le candidature pervenute dopo l’emanazione del bando e a tale proposito con l’atto al voto si delibera di “dare indirizzo al sindaco o suo delegato, che opererà in nome e per conto del Comune di Campione d’Italia quale socio unico della società Casinò di Campione Spa – Sb, affinché il nuovo membro del Cda della società medesima sia individuato tra soggetti di alto profilo manageriale con mandato al controllo delle attività e dello sviluppo e promozione dell’azienda”. Verrà quindi scelto un tecnico e non una figura di mera rappresentanza istituzionale. A questo punto la rosa dei nomi dei “papabili” potrebbe restringersi notevolmente.






