L’analista di gaming Mauro Natta elenca le procedure per effettuare i controlli di regolarità per i giochi di contropartita nei casinò e in quelli di circolo.
di Mauro Natta
Eccoci nuovamente al tema “controlli” doverosamente ampliato allo scopo di non creare confusione. Il concedente esercita, a mezzo del proprio servizio ispettivo, qualsiasi forma di controllo, sia in modo continuativo e sistematico, sia con interventi saltuari sui giochi, manifestazioni varie, ingressi, servizi, ecc., con la possibilità di accesso diretto e in tempo reale al sistema informatico della Casa da gioco valdostana secondo le modalità… riporta il disciplinare. Nessun tavolo o gioco può essere aperto o chiuso senza la presenza di un rappresentante di Regione, nominato dal Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, aggiungo che è questa la base di partenza.
Non è una questione di poco conto il controllo poiché gli oneri di concessione sono pagati dal concedente in base ad una percentuale sugli introiti lordi di gioco come specificati quindi, stante la natura giuridica di questi ultimi come la intendo, non vedo come l’ente pubblico ne possa fare a meno del controllo sull’importo iniziale.
Ora non rimane che esaminare, con l’elevata cognizione acquisita, su quali elementi si basa il controllo in discorso. del controllo a posteriori ogni tre o sei mesi, almeno.
Premesso che, relativamente ai tavoli di contropartita, possiamo usufruire come possiamo aver rilevato in un precedente articolo, dei seguenti dati per ciascun tavolo:
in apertura: controllo della dotazione iniziale,
in chiusura: controllo della consistenza finale,
conta dei biglietti cambiati direttamente al tavolo dai giocatori in cassa centrale o altro sito dedicato,
annotazione sul bordereau del tavolo di aggiunte eventuali accompagnate da documentazione cartacea a due firme,
risultato (attivo o passivo) del tavolo,
conteggio delle mance con relativo bordereau.
A tutte queste operazioni è sempre presente un controllore del concedente.
Nei giochi di circolo rileva la durata e la qualità della partita. Per questo è importantissimo che lo changeur compili un buono di cambio dove registra quanto uscito (contanti, placche e gettoni) e quanto richiesto alla cassa di sala (placche e/o gettoni), regolarmente a due firme per il controllo.
Ciò concorre determinare la qualità e l’intensità della partita. Sono indispensabili: la cagnotte e le mance, somme che vengono rilevate su bordereaux sempre a doppia firma, condente e concessionario o chi li rappresenta, il controllo regionale e il commissario in servizio.
Il controllo sulla regolarità del gioco nei giochi di contropartita, si effettua:
confrontando le mance con gli introiti,
confrontando gli introiti con i biglietti cambiati al tavolo.
confrontando la composizione in gettoni al momento della chiusura e quelli risultanti dal bordereau delle mance, se del caso, verificando l’eventuale nota del capo tavolo inerente la qualità della partita (intensità, cambio minimo di gioco, ecc.).
Nei giochi di circolo, la proporzione tra cagnotte e mance è interessante e ha un riscontro certo e cioè che a partita piccola corrisponde una alta percentuale, a partita grande ed importante detta percentuale diminuisce anche di molto.
Forse perché con partita piccola sul tavolo ci sono “spiccioli”, forse per altro ma è certo quanto precedentemente riportato.
In che cosa consiste e si realizza la metodologia appena descritta per sommi capi? Nel rendere possibile trovare motivi di attenzione particolare:
il rapporto tra mance ed introiti è difforme da quello atteso normalmente;
un altro motivo di preoccupazione può nascere dall’incidenza dei ricavi slot troppo alta rispetto ad un periodo precedente (ad esempio, sei mesi).
Concludendo posso credere di aver evidenziato l’utilità di un procedimento da seguire che, opportunamente integrato per la parte di interesse esclusivamente gestionale, si potrebbe presentare di grande rilevanza anche per chi deve monitorare i propri investimenti.
Il periodo di impiegato amministrativo è durato molto meno dell’altro come tecnico di gioco e pur ringraziando perché sono riuscito, mi pare, a comprendere l’organizzazione del lavoro ed il controllo della produzione, non posso disconoscere di avere ancora qualche lacuna.
Né penso, né pretendo di avere la verità in tasca, tanto meno allorché scrivo di usare la sola metodologia che pratico senza precludere la possibilità che ne esistano altre ancora che, però, mi piacerebbe conoscere.
Foto di Glenn Carstens-Peters su Unsplash






