Dagli arbitri ai calciatori, passando per i dirigenti delle società, l’nchiesta investe tutti.
Si va oltre gli arbitri scommettitori. La Federcalcio turca ha temporaneamente squalificato 102 giocatori per illeciti collegati allo scandalo scommesse che sta travolgendo il calcio locale.
Diciannove le persone che risultano arrestate e oltre 100 calciatori squalificati. È il bilancio – con ogni probabilità non definitivo – dello scandalo scoperto in Turchia e legato alle scommesse illegali nel calcio. Secondo quanto riferito dalle autorità di Istanbul, tra le persone finite in manette ci sono sedici arbitri e dirigenti di club. In totale sarebbero stati emessi mandati di arresto per ventuno persone coinvolte.
L’accusa mossa dalla Procura di Istanbul è di abuso d’ufficio e manipolazione sportiva dei risultati delle partite in uno scenario che potrebbe essere molto più esteso. La Federcalcio turca (Tff) ha sospeso 1.024 giocatori professionisti e semiprofessionisti, di cui ventisette appartenenti a club prestigiosi come Besiktas, Galatasaray e Trabzonspor, che militano nella Super Lig, equivalente alla Serie A italiana. Gli atleti avrebbero scommesso su partite di calcio e in alcuni casi avrebbero influenzato o alterato con le loro prestazioni i risultati sul campo.
Le squalifiche sono state comminate per un periodo compreso tra 45 giorni e un anno. Le sentenze non sono ancora definitive, c’è una settimana di tempo per fare ricorso. Le partite della terza e quarta divisione del calcio turco, infatti, sono state rinviate di due settimane.
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