Le sfide per la sostenibilità del comparto ippico protagonista a Fieracavalli

Nell’ambito di Fieracavalli, la cui 127esima edizione è in corso a Verona, focus anche sull’ippica e sulle sfide per la sostenibilità del comparto con gli interventi del sottosegretario La Pietra e del direttore per l’ippica Remo Chiodi.

 

Ippica protagonista nella 127esima edizione di Fieracavalli, in corso a Verona. Nel convegno “Ippica: sfide per la sostenibilità del comparto” si è infatti scattata una fotografia del settore a distanza di un anno da un altro appuntamento che si era tenuto nella stessa sede.
Ad aprire i lavori, come si legge su Grande Ippica Italiana, il sottosegretario al Masaf Patrizio Giacomo la Pietra, che ha illustrato i punti di quella che ha definito una “piccola rivoluzione silenziosa” che ha determinato un cambio di passo per tutto il settore: costituzione delle Direzione ippica, riorganizzazione degli uffici, consulta ippica, sicurezza finanziaria per il settore e riduzione dei tempi di pagamento dei premi, riduzione dell’Iva sulle compravendite dei puledri.
Si tratta di temi ripresi analiticamente dal direttore generale per l’Ippica Remo Chiodi, secondo cui “siamo usciti da quel percorso di declino che aveva caratterizzato il comparto per tanti anni. Un percorso di immobilismo”. Chiodi ha anche ricordato il grande passo avanti fatto dall’Italia nelle relazioni internazionali che si concretizza da un lato con la vicepresidenza italiana dell’Uet, dall’altro con l’assegnazione a Roma della prossima riunione del Comitato Pattern in programma a febbraio.
Focus pure sulle scommesse, il cui movimento ha fatto registrare una grande inversione di tendenza negli ultimi mesi con una proiezione di incassi per il 2025 vicina ai 750 milioni di euro che riporterebbe tale dato a quello di circa 10 anni addietro. Un passaggio anche per sugli ippodromi che devono essere all’altezza delle aspettative per un pubblico nuovo.

GLI ALTRI INTERVENTI – Tamara Papiccio, vice presidente dell’Unione Europea del Trotto e Coordinatrice programmazione nazionale, ha sottolineato il rinnovato interesse degli operatori esteri per l’ippica italiana: “Il rapporto tra montepremi e corse ci vede in territorio positivo e il numero dei cavalli in attività non è in flessione al contrario di quello che avviene in paesi come la Francia e la Svezia.”
Da parte sua, il direttore giochi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Mario Lollobrigida ha ricordato: “Lo scorso anno avevamo annunciato qui a Verona la riduzione dell’imposta sulle scommesse a quota fissa e l’abbiamo fatta. Ora potremo fare un intervento immediato che è l’abbassamento della posta di gioco minima a 5 centesimi e un euro. Per le altre cose come la riunificazione dei totalizzatopri siamo printi, ma dobbiamo attendere il riordino del gioco fisico che dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2026.”
Michele Rosi di Mst ha sottolineato che “il confronto permanente che c’è stato ha dato modo di individuare quegli interventi che sono stati elencati e poi in parte realizzato”, mentre Lorenzo Stoppini della Bu di Snai ha posto l’accento anche sull’importanza degli ippodromi. “Avevamo previsto che con la riduzione della tassazione sulla scommessa a quota fissa ci sarebbe stata prima una discesa e poi una risalita del movimento. Accadde così anche con il calcio perché la rete di vendita doveva metabolizzare la novità. Il ruolo degli ippodromi però è determinante per portare del pubblico nuovo a contatto con l’ippica; un pubblico che gradualmente diventa prima appassionato e poi scommettitore.”

IL PROTOCOLLO DI INTESA – A margine del convegno è stato firmato un doppio protocollo d’intesa uno per l’istituzione di un corso di formazione “educare il cavallo attraverso la relazione” e l’altro per il progetto di conversione dei cavalli da corsa a fine carriera a cura di Ang, Associazione Nazionale Galoppo, Ippodromo di Ozieri-Chilivani e Italia Polo Challenge.

 

Foto tratta dal sito di Grande Ippica Italiana