Industria del gioco, Italia proiettata già oltre l’orizzonte digitale

Dal reail al mobile: studio Td9 Group su come operatori e affiliati possono trarre vantaggio dall’ecosistema mobile-first italiano rispettando i requisiti normativi.

 

Conquistare il mercato italiano dell’iGaming da 21,6 miliardi di euro. Questo l’ìobiettivo al centro della riflessione che Vittorio Mele, managing director Dt9 group, ha posto al centro della riflessione proposta al pubblico della fiera Sigma di Roma. Una la domanda di partenza per sviluppare il ragionamento: Cosa è successo nel mercato italiano del gioco d’azzardo negli ultimi anni?

Analizzando le tendenze degli ultimi anni, la prima cosa che emerge è forte crescita del mercato digitale grazie alle nuove tecnologie e alla facilità di accesso. “Quando si parla di iGaming in Europa – dice Mele -, l’attenzione tende a concentrarsi su mercati consolidati come il Regno Unito, Malta o la Svezia. Tuttavia, negli ultimi anni, l’Italia ha dimostrato di essere molto più di un attore marginale: il Paese sta emergendo come uno dei mercati più interessanti, regolamentati e in crescita del continente”.

Con una crescita così significativa, la domanda sta aumentando in modo significativo e, di conseguenza, anche l’offerta deve aumentare. “Quindi – si chiede Mele – come si fa a coinvolgere un pubblico in continua crescita?

Negli ultimi anni, a seguito del consolidamento delle principali posizioni di mercato e dell’ impatto delle nuove licenze, ci troviamo ora di fronte a un mercato in cui gli operatori devono sia rafforzare la propria identità sia acquisire continuamente nuovi giocatori. Questo coinvolgimento rappresenta una delle principali sfide per gli operatori di questo settore in Italia, poiché devono trovare la formula giusta tra le opportunità offerte dall’ attuale decreto. Gli affiliati, intesi come partner con cui collaborare su campagne basate sulle prestazioni, rappresentano un alleato fondamentale nell’industria italiana del gioco d’azzardo, soprattutto a seguito dell’introduzione del Decreto Dignità, che ha imposto limiti specifici agli operatori di mercato.

“Oggi – spiegano da Dt9 group -, i bookmaker possono valutare due approcci alternativi, ciascuno con le proprie caratteristiche. Tutte queste questioni ci riportano all’importanza della Compliance nel mercato italiano del gioco d’azzardo. L’Italia è unica in Europa anche dal punto di vista normativo. Il sistema di licenze gestito dallo Stato garantisce un mercato controllato, con licenze limitate e costi di accesso elevati. A ciò si aggiunge un quadro fiscale chiaro ma impegnativo e una serie di requisiti rigorosi in materia di sicurezza, trasparenza e protezione dei minori. Questo approccio ‘compliance first’ rappresenta una barriera significativa all’ingresso per i nuovi operatori e partner, ma allo stesso tempo garantisce stabilità e credibilità. Non è un caso che molti investitori internazionali considerino l’Italia un mercato meno rischioso rispetto ad altri paesi con normative più volatili”.

Con l’arrivo di operatori internazionali, l’offerta di iGaming in Italia si è arricchita non solo quantitativamente ma anche qualitativamente. Le piattaforme più avanzate stanno introducendo modelli di gioco innovativi basati su esperienze mobile-first, funzionalità interattive e ambienti di gioco in live streaming. Inoltre, la collaborazione tra operatori di gioco e marchi sportivi o di intrattenimento sta contribuendo a creare esperienze più coinvolgenti e intersettoriali. Attualmente ci sono molti partner affiliati che operano nel mercato italiano, ognuno con le proprie caratteristiche. L’obiettivo è comprendere il pubblico e le tendenze del traffico per ottimizzare le campagne di affiliazione basate sull’approccio mobile-first in termini di coinvolgimento e conversione.

Tutto ciò ovviamente tramite sito web e app mobile per promuovere bonus, confronti, migliori quote e fornire maggiori informazioni sui marchi e sui valori grazie al supporto dell’intelligenza artificiale e alla competenza; sfruttando ogni piattaforma social, con il suo rispettivo pubblico e target di riferimento, per promuovere il messaggio giusto nel posto giusto al momento giusto; sfruttare il tipster/influencer giusto in base alle esigenze del cliente; mantenendo il controllo sulle fonti e la gestione dei contenuti per garantire un servizio di qualità. Da ultimo opportuna l’integrazione con sport, attraverso streaming e contenuti live che creerà nuove opportunità di coinvolgimento.

“Guardando al futuro – conclude Mele – , l’evoluzione dell’iGaming in Italia sarà guidata dall’ innovazione tecnologica: blockchain, tokenizzazione e intelligenza artificiale stanno iniziando a ridefinire la sicurezza, la personalizzazione e la trasparenza del gioco online. Le nuove regole delineano un futuro in cui l’Italia potrà consolidare la sua posizione come uno dei principali hub europei regolamentati per l’iGaming. L’ingresso di operatori globali porterà inevitabilmente a una maggiore concorrenza, ma anche a standard più elevati in termini di qualità, sicurezza e trasparenza. In questo scenario, affidarsi a gruppi che gestiscono reti di comunità consolidate e profilate, nel pieno rispetto dei requisiti legali, rappresenta il modo più sostenibile ed efficace per penetrare un nuovo mercato. Se il sistema riuscirà a bilanciare efficacemente innovazione, protezione dei consumatori e sostenibilità economica, l’Italia potrebbe diventare un punto di riferimento internazionale per il gioco online regolamentato, un modello in grado di coniugare sviluppo economico e responsabilità sociale”.