Al via a Bergamo la formazione che crea ambienti di gioco più sicuri e presidiati.
Si è concluso il primo ciclo di formazione per gli operatori di gioco, attivato nella provincia di Bergamo, che si inserisce tra le iniziative legate al progetto di prevenzione, nato da una sinergia tra Ats Bergamo, As.tro e l’Università Bicocca di Milano che, negli ultimi anni, hanno portato avanti un importante percorso di collaborazione finalizzato a individuare gli strumenti più utili per una prevenzione efficace del disturbo da gioco d’azzardo attraverso il coinvolgimento degli operatori di sala.
La formazione degli operatori – insieme all’adozione del “Codice Etico per un gioco più consapevole e responsabile”, un documento che definisce principi condivisi e buone pratiche a tutela dei giocatori – sono iniziative condivise, finalizzate a creare ambienti di gioco più sicuri e presidiati, tanto per gli utenti quanto per gli stessi operatori di gioco che puntano ad una gestione più sostenibile e responsabile dell’offerta di gioco sui territori.
Il percorso formativo, articolato in più moduli tematici, ha approfondito aspetti normativi, gestionali e sociali legati al gioco pubblico, con un’attenzione particolare alla prevenzione del gioco patologico e alla valorizzazione del ruolo dell’operatore di sala, riconosciuto come il primo presidio effettivo di tutela nei confronti del rischio di dipendenza.
Durante il primo incontro formativo, l’attenzione si è concentrata sul miglioramento degli ambienti di gioco e sull’introduzione di buone pratiche (come pause programmate e momenti di interruzione del gioco, utili a favorire la consapevolezza del tempo trascorso). Nel secondo, si è approfondito il tema dell’approccio con il cliente, fornendo agli operatori indicazioni pratiche su come comunicare in modo efficace, empatico e professionale, senza invadere la sfera personale del giocatore: in assenza di strumenti concreti e linee guida chiare, infatti, può diventare complicato gestire efficacemente utenti che mostrano comportamenti problematici o situazioni di rischio.
L’adozione del Codice Etico e la partecipazione ai corsi di formazione possono rappresentare quindi un supporto fondamentale all’operatore di gioco: consentono di prevenire le problematiche legate al Dga, migliorare l’ambiente di lavoro e tutelare sia gli utenti sia gli operatori stessi.
Grazie alla collaborazione che si è creata tra aziende sanitarie, associazioni di categoria e operatori di gioco, si è compiuto – attraverso questo progetto – un passo significativo verso un nuovo modello di gestione del gioco, fondato sulla responsabilità e sull’attenzione alla persona.
L’auspicio è che questo percorso virtuoso possa diventare un modello da estendere su tutto il territorio nazionale e diventi un esempio da replicare all’interno del settore.
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