Il testo del disegno di legge di Bilancio per il 2026 approda in Parlamento, la partita dei giochi rinviata in un momento successivo.
Il disegno di legge di Bilancio, già trasmesso a Bruxelles nella sua ossatura, è pronto per approdare in Parlamento, dove dovrà ovviamente essere approvato prima della fine dell’anno, entrando la legge in vigore dal primo gennaio 2026.
Le attese degli operatori di gioco erano molteplici, e resta sullo sfondo anche la richiesta delle Regioni di compartecipare al gettito degli apparecchi, ma per avere delle misure specifiche in materia si dovrà attendere ancora, ossia i lavori parlamentari. La tematica del gioco, infatti, per ora entra solo di striscio nel dispositivo del testo, e con specifico riferimento al gioco patologico.
In particolare, l’articolo 92 va a integrare le “misure in materia di dipendenze patologiche” già previste con la legge di Bilancio 2025. In particolare, la “vecchia” legge, in vigore, prevede che “a decorrere dall’anno 2025, con decreto del Ministro della salute una quota pari all’1,5 per cento delle risorse del Fondo per le dipendenze patologiche è trasferita annualmente al Dipartimento nazionale per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri per la realizzazione di attività di analisi e monitoraggio del fenomeno delle dipendenze patologiche da parte dell’Osservatorio nazionale permanente sull’andamento del fenomeno delle tossicodipendenze”: il Ddl pronto per il Parlamento aggiunge al tutto “nonché per lo sviluppo di programmi di formazione degli operatori socio sanitari, di linee di indirizzo, di progetti a valenza nazionale in materia di prevenzione, reinserimento, valutazione, raccolta ed elaborazione dati”.
Scorrendo più avanti si arriva all’articolo 137, con il quale si procede al “Riordino assegnazione otto per mille“. “Per l’anno 2026 – si legge – le risorse residue della quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale (…) possono essere versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate per la realizzazione di interventi relativi alla prevenzione e al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche”.
Tuttavia, la materia giochi è tutt’altro che da ritenere archiviata o limitata a questi aspetti marginali, continuando ad essere citata nelle varie riunioni di maggioranza, con il governo che continua ad attenzionare il capitolo delle prossime gare per il rinnovo delle concessioni.
(Foto di Mikhail Pavstyuk su Unsplash)