Giuliano Guindi di Agic sottolinea come la riforma del gioco possa e debba mettere al centro il giocatore.
Roma – Oggi le priorità sono diverse da quelle del passato e il comparto del gioco, nonostante le varie difficoltà, sta vivendo una fase di normalizzazione rispetto alle altre industrie. Abbiamo dato credibilità al settore, abbiamo stabilizzato il gettito, c’è una crescita professionale di tutta la filiera e questi sono risultati importanti: ma oggi c’è una riforma da completare che rappresenta la vera sfida ma al tempo stesso anche una grande opportunità, provando a mettere al centro il consumatore invece del canale di distribuzione.”
Lo afferma Giuliano Guinci di Agic (Associazione gioco e intrattenimento in concessione) nel suo intervento alla presentazione capitolina della ricerca condotta congiuntamente da As.tro e Cgia Mestre. “Quindi – spiega ancora – non più gioco fisico o gioco online al centro del riordino ma il cliente. Perché se vogliamo dare un futuro vero e certo al settore dobbiamo ragionare su come regolamentare il mercato sulla base delle esigenze dei consumatori.
La sfida è quella di guardare a un futuro indefinito a livello temporale perché di lungo termine ma è necessario fare riforme che siano sostenibili, superando le divisioni interne e pensando in logica di sistema, non su interessi singoli, come si è fatto nel passato, pensando per esempio solo al gettito o solo a un segmento”, conclude.