Isabella Rusciano di As.tro sottolinea l’importanza dei dati specialmente in questa delicata fase di riordino.
Roma – Siamo “convinti che mai come oggi, con un riordino in corso, sia fondamentale avere e diffondere più dati possibili sul settore gioco, sui processi evolutivi che lo riguardano e sui fenomeni ad esso collegati”. Lo afferma Isabella Rusciano (As.tro-Confindustria Sit – Data Room) nel suo intervento alla presentazione romana della ricerca sul gioco di Astro e Cgia Mestre.
Nello spiegare il ruolo di Data Room come “officina di sabotatori di convincimenti errati e precostituiti sul gioco”, Rusciano anticipa i passi futuri: “A partire da gennaio 2026, Data Room fornirà mensilmente dei report dettagliati sulla reputazione online del settore. Lo faremo attraverso l’utilizzo di una piattaforma monitor e agenti IA che da quasi un anno stanno scandagliando il web, interrogando oltre 300 milioni di fonti per sondare il sentiment che opinione pubblica e mass media nutrono verso il settore del gioco pubblico e i processi normativi che lo riguardano e lo riguarderanno. Cercheremo, infine, di avviare anche un’analisi sul gioco illegale, proprio in relazione ai territori. E questo intento lo abbiamo maturato partendo anche delle evidenze che abbiamo registrato incrociando alcuni dei dati in nostro possesso, come il numero di soggetti con dipendenza e la presenza o meno di offerta di gioco a livello locale”.
Rusciano ricorda che la collaborazione con Cgia Mestre è di lungo corso e risale al 2019. Quando “decidemmo di affidare a Cgia Mestre l’incarico di elaborare un report che tracciasse l’effettiva dimensione socio-economica del settore del gioco in Italia, lo facemmo anche per supportare coloro che volevano mantenere un atteggiamento laico e neutrale rispetto al tema del gioco, mossi solo dall’esigenza di approfondire la conoscenza verso un settore così particolare poco conosciuto e ‘delicato’ qual è il gioco, e scontavano l’assenza di dati certi sul gioco e sui fenomeni ad esso correlati. Da quel momento in poi, partendo dal consolidamento della partnership con Cgia Mestre e dalle altre nuove collaborazioni che sono nate, Data Room è diventata un laboratorio di idee, che analizza ed elabora dati sul gioco. Siamo arrivati a elaborazioni in grado di mettere a sistema i dati di gioco con quelli demografici e socio-territoriali, come ad esempio il costo della vita, la redditività, il potere di acquisto, la popolazione residente”.