Il Casinò Campione d’Italia ribadisce la sua estraneità al caso Garlasco e replica a Campione 2.0 sull’assegno Asm, ma i due consiglieri di opposizione hanno reiterato le loro richieste.
“Con riferimento ai fatti di cui la stampa si è occupata in queste giornate, relativamente alla persona di Mario Venditti, si sottolinea la totale estraneità della Casa da gioco di cui il medesimo è presidente. La Società ribadisce che non esiste alcun nesso tra i fatti oggetto di indagine e l’attività della Casa da gioco medesima.” Questo, quanto si legge nella nota diramata ieri 29 settembre dal Casinò Campione d’Italia che, “in relazione all’incarico ricoperto da Mario Venditti in seno al consiglio di amministrazione della Società”, evidenzia che “tale mandato prevede, nel rispetto della legge, esclusivamente un rimborso spese e che lo stesso è stato assolto con grande professionalità e competenza”.
La Casa da gioco “è stata informalmente informata dell’intenzione di Mario Venditti di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di presidente e di membro del consiglio di amministrazione”, si legge ancora, anche se stamattina è arrivata l’ufficializzazione delle dimissioni.
Nella nota il Casinò Campione risponde pubblicamente, dopo averlo fatto in privato, anche in merito al contenuto della comunicazione inoltrata dai consiglieri comunai Simone Verda e Gianluca Marchesini i quali, riferendo notizie apparse sulla stampa, chiedono di essere informati relativamente al presunto incasso di un assegno, la cui provenienza vedrebbe ipoteticamente coinvolta la società Asm Spa e a tale proposito “rappresenta nella maniera più netta che la Casa da gioco non intrattiene, né ha mai intrattenuto, dalla sua
riapertura, relazioni contrattuali, o in generale commerciali di alcun tipo, con la società Asm Spa di Pavia, né ha mai ricevuto alcun pagamento o prestazione di servizi da parte della citata società. La Società ha conferito incarico ai propri legali per tutelare i propri interessi e la propria immagine in tutte le opportune sedi”.
LA REPLICA DI CAMPIONE 2.0 – Così come la risposta loro indirizzata in privato, anche il comunicato stampa del Casinò suscita una presa di posizione dei due consiglieri di opposizione: “Letto il comunicato stampa del Casinò, noi consiglieri di opposizione abbiamo rinnovato le nostre richieste, in quanto non c’è stata data ancora risposta dalla casa da gioco circa la riferibilità dell’operazione citata da La Verità a rapporti con i giocatori e ai partecipanti ai tornei. Attendiamo fiduciosi e pronti a difenderci nelle sedi opportune vista l’affermazione finale del comunicato”, concludono Verda e Marchesini.