Casinò Campione e rapporti con Asm, è botta e risposta con la minoranza in consiglio comunale

Il Casinò Campione risponde alla minoranza in consiglio comunale in merito alle relazioni con Asm, ma Campione 2.0 vuole ancora vederci chiaro.

 

Giornate decisamente concitate a Campione d’Italia, dove è notizia freschissima quella delle dimissioni del presidente del Casinò Mario Venditti.
Sempre oggi è arrivata, in tempi effettivamente brevi, la risposta che il direttore generale della Casa da gioco Stefano Silvestri ha dato all’interrogazione presentata dai consiglieri di Campione 2.0 Simone Verda e Gianluca Marchesini, che in realtà avevano interrogato il sindaco e inviato una richiesta di accesso agli atti al Casinò in merito all’assegno da 100mila euro che sarebbe arrivato nelle casse della società, passando per la Bahamas, proveniente dalla società Asm di Pavia.
Nella risposta Silvestri sottolinea innanzitutto la “totale estraneità della Casa da gioco” con riferimento ai fatti di cui la stampa si è occupata in queste giornate, ossia il caso Garlasco e il fatto che Venditti risulti indagato per corruzione in atti d’ufficio.

Venendo invece al presunto incasso di un assegno la cui provenienza vedrebbe ipoteticamente coinvolta la società Asm Spa di Pavia, Silvestri rappresenta “nella maniera più netta che la Casa da gioco non intrattiene, nè ha mai intrattenuto, dalla sua riapertura, relazioni contrattuali o in genere commerciali di alcuni tipo” con essa, “né ha mai ricevuto alcun pagamento o prestazione di servizi da parte della citata società”. Il Casinò ha già dato incarico ai propri legali di tutelare i propri interessi.

LA REPLICA DI CAMPIONE 2.0 – Immediata anche la replica dei due consiglieri comunali che ritengono il riscontro di Silvestri “evasivo, reticente e del tutto insufficiente a soddisfare la nostra istanza”.
In una lettera indirizzata a Venditti, a Silvestri, al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Antonio Deceglie e al presidente dell’organo di vigilanza Oliviero Perni, Verda e Marchesini ritengono “pacifico anche per noi che la casa da gioco non ha intrattenuto rapporti economici con la Asm Spa di Pavia, dato che la notizia di stampa alla quale abbiamo fatto riferimento non lo afferma.
L’articolo del 27 settembre richiamato nella nostra istanza, infatti, dice una cosa ben diversa e, cioè, che una somma di denaro di euro 100.000,00 sarebbe uscita dalle casse di Asm Spa e, dopo esser transitata su conti esteri off shore (Bahamas) sarebbe stata incassata dal Casinò di Campione”.
Ciò precisato, Campione 2.0 rinnova la propria istanza e in dettaglio chiede di conoscere “se e quali operazioni finanziarie abbia compiuto la Casinò di Campione Spa, dal momento della riapertura del casinò ad oggi, aventi ad oggetto l’accredito alla casa da gioco dell’importo di euro 100.000,00 (o importi consimili per eccesso o per difetto) con provenienza da soggetti o istituti finanziari esteri extra Ue e, in particolare, da Bahamas” e “se e quali operazioni finanziarie aventi ad oggetto l’accredito alla casa da gioco dell’importo di euro 100.000,00 (o importi consimili per eccesso o per difetto) con provenienza da soggetti o istituti finanziari esteri extra Ue e, in particolare, da Bahamas siano state oggetto di segnalazione alla Uif della Banca d’Italia”.
Verda e Marchesini precisano inoltre che “la richiesta di cui sopra è riferita non solo alle operazioni commerciali di gestione ma anche e soprattutto a quelle intercorse con giocatori, porteur e organizzatori o partecipanti a tornei, ivi compresi quelli di poker” e “considerata la delicatezza dell’argomento e tenuto conto che la notizia di stampa ai cui ci siamo riferiti è accomunata dal giornalista alle recenti vicende personali del presidente della casa da gioco Mario Venditti, chiediamo espressamente che il riscontro alla presente sia da lui sottoscritto, essendo per legge egli in carica fino a sostituzione nonostante le annunciate dimissioni”.