Caso Garlasco, perquisite abitazioni ex inquirenti, Canesi: ‘Casinò Campione estraneo a vicenda’

Novità sul caso Garlasco, perquisite tra le altre abitazioni le dimore dell’ex inquirente Mario Venditti, attuale presidente del Casinò Campione d’Italia.

 

Ancora una clamorosa puntata nel caso Garlasco. Carabinieri e Guardia di Finanza all’alba di questa mattina, 26 settembre, hanno infatti perquisito le abitazioni dei genitori di Andrea Sempio e di ex investigatori e inquirenti che parteciparono alle indagini sul delitto di Chiara Poggi. Tra queste figurano quelle di Mario Venditti, procuratore capo di Pavia ormai in pensione, il magistrato che nel 2017 e nel 2020 chiese e ottenne l’archiviazione delle accuse per Andrea Sempio e che è stato recentemente confermato alla guida del Casinò Campione d’Italia.
In particolare, sono state perquisite le sue dimore a Pavia, Genova e Campione d’Italia. Venditti risulterebbe indagato dalla Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari.

Una vicenda che nulla a che vedere, evidentemente, con il Casinò di Campione d’Italia, ma che va a toccarlo in quanto appunto Venditti era stato nominato dal Comune presidente della società, in sostituzione di Erminia Rosa Cesari, improvvisamente deceduta nel maggio del 2023, un incarico confermato nel 2025 anche dopo che si era di nuovo riaperto il caso Garlasco, puntando il dito, secondo i nuovi inquirenti, contro l’archiviazione delle accuse mosse originariamente nei confronti di Andrea Sempio.

Il sindaco di Campione d’Italia Roberto Canesi commenta in proposito: “Si tratta di una vicenda che risale a otto anni fa e che riguarda fatti totalmente estranei alla Casa da gioco. Restiamo in attesa di conoscerne le evoluzioni al fine di poter fare le valutazioni dal caso, tenendo presente che, a quanto ne so, il dottor Venditti propose l’archiviazione per Andrea Sempio, ma la decisione fu presa dal giudice per le indagini preliminari”.

Nell’aprile scorso la minoranza di Campione 2.0 in consiglio comunale, appreso dalla stampa che ci sarebbero state delle indagini a carico dell’ex procuratore di Pavia, aveva chiesto in una mozione che il Comune, socio unico del Casinò, chiedesse le sue dimissioni, ma era stata respinta in consiglio comunale.

 

fotogramma estratta da un’intervista video dell’Ansa