I candidati alle prossime elezioni regionali dell’Union Valdôtaine evidenziano le priorità per quanto attiene il Casinò di Saint Vincent.
Settimana caldissima in Valle d’Aosta, visto che domenica prossima ci si recherà alle urne per eleggere i componenti del futuro consiglio regionale.
Nello speciale dedicato alle elezioni, pubblicato sul numero di settembre – ottobre della rivista Ige Magazine, diamo ovviamente spazio anche all’Union Valdôtaine, storico movimento valdostano che dedica un capitolo del suo programma alla Casa da gioco, evidenziando che “dopo il concordato, va valutata con pragmatismo l’opportunità di affidare con gara ad un privato l’eventuale gestione” della
stessa e del collegato Grand Hôtel Billia, “sulla base di un capitolato trasparente con obiettivi misurabili e un monitoraggio costante a tutela dell’interesse pubblico, della sostenibilità imprenditoriale e della qualità del lavoro e dell’occupazione. Il rilancio della Casa da gioco deve in ogni caso portare alla parallela valorizzazione dell’intera cittadina termale, anche attraverso manifestazioni dal respiro nazionale ed internazionale, televisivamente appetibili, sulla scorta di quanto già in passato attivato, che
va riproposto con formule nuove che possano coinvolgere e valorizzare il tessuto economico dell’intera zona”.
Come spiega Aurelio Marguerettaz, capogruppo uscente, in Consiglio Valle, dell’Uv, “è chiaro che le decisioni devono essere ancora adottate. Valuteremo come valorizzare una risorsa che per noi è molto importante: tra occupati diretti e indotto ci avviciniamo alle mille unità. La Regione è titolare di una delle quattro concessioni per casinò rilasciate e ciò richiede da parte nostra un approccio serio e accurato per salvaguardarlo”. Partendo comunque da un andamento attuale assai positivo: “Il concordato ha di fatto pagato al 100 percento tutti i creditori privilegiati e i chirografari. Certamente l’azienda aveva bisogno di una messa a punto, ma di fatto i suoi fondamentali erano già assolutamente corretti. Gli sforzi profusi dall’amministrazione regionale, investimenti importanti per ristrutturare anche il Grand Hôtel Billia, erano rivolti a un’azienda capace. Non tutti i mali vengono per nuocere – prosegue Marguerettaz riferendosi alle difficoltà che hanno infine portato alla necessità di ricorrere al concordato – e ora abbiamo un’azienda che è nella condizione di garantire un’attività assolutamente pregiata e meritoria. In questo percorso, saremo sensibili alle nuove tendenze e indicazioni. L’attività del Casinò deve essere considerata a tutto tondo: non solo azzardo, ma anche divertimento, ludicità, senza dimenticare la parte alberghiera e congressuale. Il Casinò deve essere un luogo di divertimento che torni ai fasti di una volta. Non un universo chiuso su se stesso ma che si permei con una regione turistica come la Valle d’Aosta, diventando un qualcosa in più che possiamo offrire”.
Luciano Caveri, assessore regionale uscente, ricorda: “Ho seguito la concretizzazione del concordato a inizio legislatura, quando si era giunti al limitare di un tracollo della Casa da gioco per problemi di gestione e anche in seguito a vicende legate alla giustizia contabile, che sono finite con la legittimazione dell’operato di amministratori valdostani con sentenza della Corte costituzionale.
All’epoca avevo la delega sulle Partecipate (detenuta sino al 2 marzo 2023 Ndr) e ho seguito quanto si è costruito con pazienza nel recupero finanziario e di immagine del Casino de la Vallée, che resta un’azienda importante per la Valle intera e per il paese, Saint-Vincent, dove abito. Ora si guarda avanti e, pur non occupandomene più come delega, seguo gli eventi e i buoni risultati, così come la scelta di investimenti post concordato”. (Amr)
Nei giorni passati, abbiamo proposto anche online le interviste al candidato di Fratelli d’Italia Walter Zampa e a quello della Lega Simone Perron.