Simone Perron, candidato della Lega alle prossime elezioni regionali in Valle d’Aosta, sottolinea la centralità del Casinò di Saint Vincent e i rischi connessi alle diverse scelte gestionali future.
Elezioni regionali ormai alle porte in Valle d’Aosta. Sul numero di settembre – ottobre della rivista Ige Magazine dedichiamo un ampio approfondimento all’appuntamento di fine settembre, rivolgendo in particolare l’attenzione alla principale azienda partecipata dalla Regione, la Casino de la Vallèe Spa.
Dopo il candidato di Fratelli d’Italia Walter Zampa, diamo la parola a Simone Perron, consigliere regionale uscente e in corsa, ancora, nelle fila della Lega.
Come valuta la Lega la buona conclusione del periodo concordatario del Casinò di Saint Vincent?
“Come è noto, la procedura del concordato, omologato nel maggio 2021 e terminato nell’aprile di quest’anno, è stata voluta dalla Giunta Spelgatti nel 2018. Una scelta volta al risanamento di un’azienda pubblica che il nostro Partito rivendica come corretta. Anche i risultati positivi dei primi 7 mesi del 2025, che vedono gli introiti lordi salire dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, ne sono ulteriore testimonianza. Quindi la conferma di scelte sofferte ma corrette.”
Il prossimo Consiglio Valle sarà chiamato a decidere sulla futura gestione della Casa da gioco. Come Lega avete già una posizione in merito?
“Al di là degli aspetti più tecnici e delle scelte che dovrà fare il nuovo esecutivo in carica, la Lega si muove su un principio chiaro: tutto quello che rappresenta un elemento strategico per la nostra Regione e per il suo territorio, va mantenuto in gestione pubblica, ma – condicio sine qua non– la gestione deve essere corretta e performante.
Bene che si facciano studi di dettaglio, come quello di Ernst & Young analizzato nella Commissione competente nell’estate del 2024, e si pesino le quattro alternative possibili messe sul tavolo. Deve essere chiaro a tutti però che optare per la discontinuità, e quindi per scelte di rottura con il passato, significa intraprendere strade che presentano dei rischi.”
Al di là della forma di gestione, ritenete che il Casinò abbia bisogno di nuovi investimenti?
“E’ difficile rispondere a questa domanda senza aver chiarito quali saranno le modalità di governance futura. Tornando ai princìpi a cui il nostro Partito si ispira, per mantenere una gestione interamente pubblica e performante serve che la Regione sia in grado di mantenere adeguati gli investimenti. Da quanto emerso dai vari approfondimenti, questa potrebbe essere la vera criticità attuale e il vero punto di forza di una eventuale concessione a soggetto terzo. Ma ripetiamo, le scelte in discontinuità necessitano, per loro natura, di approfondimenti ulteriori, scelte ponderate e possibilmente di un’ampia convergenza politica. Cosa che ci auguriamo possa accadere nella prossima legislatura.” (Amr)