Il sottosegretario Freni: ‘Divieto di utilizzo totem e pc, allo studio nuova normativa’

Il sottosegretario all’Economia Federico Freni risponde in commissione Finanze alla Camera all’interrogazione sul gioco dei deputati del Pd Vaccari e Merola.

È “allo studio una proposta normativa finalizzata a colmare la lacuna derivante dalla dichiarazione di incostituzionalità di cui alla sentenza n. 104/2025 e che esprima un corretto bilanciamento tra i plurimi beni costituzionali che vengono in rilievo in materia di offerta di gioco con vincita in denaro, quali la libertà di iniziativa economica e la salute individuale e collettiva. Più in generale, e segnatamente per quanta riguarda le misure di contrasto al gioco d’azzardo patologico e, viceversa, di promozione di forme di gioco responsabile, attento e consapevole, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli sta dando piena attuazione a quanta previsto all’articolo 15 del decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41”, vale a dire quello che riordina il gioco online in attuazione della legge Delega fiscale.
Con queste parole il sottosegretario al’Economia, Federico Freni, ha risposto in commissione Finanze all’interrogazione presentata come primo firmatario dal deputato del Pd Virginio Merola, una risposta nella quale fornisce una lunga e precisa dinamica sui lavori in corso, da parte dell’Esecutivo, del Mef e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in materia di gioco pubblico.

L’OPERATO DI ADM DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE – Nel ricordare, citando Adm, che la Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità del divieto – contenuto nell’articolo 7, comma 3-quater, del decretolegge 13 settembre 2012, n. 158 – di messa a disposizione, presso qualsiasi pubblico esercizio, di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentono ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco offerte dai concessionari online, da soggetti autorizzati all’esercizio dei giochi a distanza ovvero da soggetti privi di qualsiasi titolo concessorio o autorizzatorio rilasciato dalle competenti autorità, Freni evidenzia inoltre che “a seguito della citata sentenza, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha immediatamente diramato, nell’ambito delle proprie competenze, una circolare a tutti gli uffici territoriali dipendenti, ribadendo la necessità di continuare a svolgere le attività di controllo, considerato che resta invariato il divieto assoluto di installare totem e apparecchiature similari destinate in via esclusiva al gioco online tramite sistemi di navigazione a circuito chiuso o preimpostati e specificando che è necessario contrastare la diffusione di fenomeni di inter- mediazione o di gioco d’azzardo previsti e puniti da specifica normativa (legge n. 401 del 1989) e dal codice penale (articolo 718
e seguenti)”.

L’ATTUAZIONE DEL RIORDINO DEL GIOCO ONLINE – Più in generale, per quanta riguarda le misure di contrasto al gioco d’azzardo patologico e di promozione di forme di gioco responsabile, “l’Agenzia delle dogane e dei monopoli sta dando piena attuazione a quanta previsto all’articolo 15 del decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41”.
In particolare, “nelle Regole tecniche e nella convenzione relativa alle concessioni per la raccolta del gioco a distanza, attualmente in fase di affidamento tramite gara, e previsto espressamente: l’obbligo di presenza di misure di autolimitazione al gioco in termini di tempo, spesa e perdita di denaro, da impostarsi espressamente da parte di ogni giocatore all’apertura del conto di gioco e preimpostati in default, secondo limiti precostituiti e più bassi, per la categoria dei giocatori fra i 18 e i 24 anni; limitazioni, basate sugli importi depositati sul conto di gioco di ciascun giocatore in un periodo di tempo predefinito, stabilite dal concessionario, secondo l’età del giocatore e i suoi comportamenti di gioco; l’introduzione di messaggi automatici che appaiono sullo schermo durante il gioco e che evidenziano in tempo reale quanto si è giocato, quanto si è speso o che diano un alert quando è stato superato un
determinato limite preimpostato; la presenza nei siti di gioco di contenuti obbligatori di informazione sul gioco problematico e sugli strumenti offerti di prevenzione e supporto; la possibilità di effettuare l’autoesclusione dal gioco, anche preventivamente, sia per un periodo predeterminato di 30, 60 o 90 giorni sia a tempo indeterminato. La possibilità, inoltre, di autoescludersi da uno o più giochi o per tutte le tipologie di gioco; l’attivazione di canali di contatto a disposizione dei giocatori per ricevere aiuto ed assistenza in caso di rischio ludopatico o, comunque, per la promozione di un gioco attento e consapevole; la formazione obbligatoria degli operatori dei call center di contatto con i giocatori desiderosi di assumere comportamenti di gioco responsabile”.

Inoltre, prosegue il sottosegretario, “nella nuova convenzione di concessione sono stati previsti ulteriori strumenti obbligatori e innovativi in materia di gioco responsabile prevedendo che ogni concessionario debba adottare un Piano degli investimenti relativo, fra l’altro, al contrasto del gioco patologico e allo sviluppo delle policy di gioco responsabile”.
È intenzione dell’Agenzia, inoltre, “individuare le ‘best practices’ esistenti, i migliori strumenti di prevenzione e contrasto del gioco ludopatico a disposizione, anche attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, delle analisi predittive e della scienza comportamentale, al fine di adottare delle linee guida nazionali sul gioco responsabile a cui i concessionari dovranno adeguare le proprie politiche. Tali linee guida saranno sottoposte alla valutazione degli stakeholder e a un processo di valutazione diffuso, nonché oggetto di implementazione e revisione periodica”.
Freni sottolinea in chiusura che nell’ambito degli strumenti di regolazione qui in rilievo “è, altresì, previsto che il concessionario debba investire annualmente una somma pari allo 0,2 per cento dei suoi ricavi netti, comunque non superiore a euro 1.000.000 per anno, in campagne informative ovvero in iniziative di comunicazione responsabile.
Le medesime esigenze, ivi incluse quelle relative allo strumento dell’autoesclusione, saranno fatte oggetto di approfondito esame anche in vista della disciplina di riordino del gioco fisico, attualmente in corso di predisposizione”.

LA REPLICA DI MEROLA – Da parte sua, Merola si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, che ritiene abbia affrontato in modo esaustivo i quesiti formulati. Si riserva, in ogni caso, di monitorare lo sviluppo delle questioni poste nell’interrogazione.