Stabilità e crescita per il Casinò di Saint Vincent, la strada delle buone intenzioni

Gli schieramenti politici in corsa per le prossime elezioni regionali sottolineano gli obiettivi per il futuro del Casinò di Saint Vincent, tra progetti e reale fattibilità.

di Mauro Natta

Non è mia intenzione commentare sempre e comunque. Ma quando leggo sul futuro del casinò di Saint Vincent: “… l’azienda che gestisce la casa da gioco e il complesso alberghiero… i sindacati ricordano come l’azienda abbia risanato i conti e generare ricchezza e occupazione” mi ci dedico volentieri.
Poco dopo troviamo un accenno ai trasporti. Unitamente alla particolare situazione economica presente e possibile anche a breve l’argomento trasporti merita particolare attenzione.
Poi leggo che nella prossima legislatura sarà fondamentale definire un nuovo modello gestionale che eviti di ricadere nelle difficoltà economiche e occupazionali del passato. L’obiettivo è garantire stabilità e crescita a lungo termine per una delle realtà più importanti del tessuto economico valdostano. Chiedo scusa ai proponenti ma non posso non commentare nel senso che è facile suggerire ma il difficile lo si deve affrontare.

Tutte belle intenzioni, meravigliose prospettive e un auspicio condivisibile, sogni a occhi aperti a mio avviso oppure idee che si possono sottoscrivere ma restiamo nell’astratto. La situazione attuale non mi pare sia in grado di permettere realmente di attuare un simile programma; mancano due cose: il se e il come, non aggiungo il quando perché sarebbe necessaria la sfera di cristallo.
Il se è riferito, a prescindere da ogni altra considerazione, alla possibilità che, ad iniziare dai trasporti, le frequentazioni apportino la reale possibilità di ricavi atti a raggiungere lo scopo immaginato.

Seguono la valutazione della situazione economica del bacino di utenza solito e la esistenza di mezzi per raggiungere la casa da gioco e il complesso alberghiero e non mi sento di omettere la concorrenza che il gioco online si riverbera negativamente sulle presenze e sui ricavi.
Non credo si possa negare la rilevanza che i costi aggiuntivi per frequentare la casa da gioco abbiano una certa considerazione da una tipologia di giocatori, la comodità che la richiamata concorrenza vede i giochi da casinò prevalere sui restanti e l’eventualità che gli investimenti creino incertezza sul loro ritorno.

La necessità che il mercato, al momento, pare indicare è la diversificazione che deve comprendere giochi e servizi, ne consegue a mio modo di vedere, l’eventualità di mettere a terra investimenti anche nell’occupazione che, forse, il gioco online dal vivo avrebbe potuto mitigare.
La prevedibile incidenza dei giochi meccanici sul totale potrebbe creare una minor ristoro del costo del personale di gioco da avviare alla multifunzionalità. Non può nutrirsi dubbio che le intenzioni della nuova giunta saranno rivolte al progetto che gli studi preliminari avranno indicato con una attenta valutazione della attuale situazione che, si può ritenere, potrebbe subire variazioni anche di rilievo.
Sicuramente la narrazione pecca di pessimismo, non lo nego, ma ad una simile situazione forse si potrebbe rimediare, non mi pare con la presentazione di ciò che necessita ma con una visione realistica di una situazione che, sicuramente, affermare in evoluzione non ritengo sia esagerato.
Ancora una volta devo fare tesoro di quanto diceva mio nonno: è molto meglio osservare un segno più che uno meno, malattie escluse!

Foto di Karsten Würth su Unsplash