Win for Italia Team è a misura principale sul gioco nella legge di Bilancio 2026 appena passata al voto del Senato, ippica, Adm e riordino trovano qualche fondo in più.
L’Assemblea del Senato della Repubblica ha approvato oggi, martedì 23 dicembre 2026, la legge di bilancio di previsione di spesa per il 2026. Il governo aveva prima posto la fiducia sul maxiemendamento alla Manovra e i risultati della votazione finale sono stati scontati: 110 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astensioni.
Adesso entro il 30 dicembre ci sarà il passaggio alla Camera che esaminerà il testo ma si limiterà ad una ratifica prettamente formale nell’ottica del sistema a spola del nostro sistema bicamerale.
Positivo il commento del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti che ha annunciato di aver aumentato la misura oltre i 22 miliardi di euro dai 18,7 iniziali. Furiose e sulle barricate le opposizioni.
Le misure sul gioco
Il gioco, come avevamo già ampiamente anticipato nei giorni scorsi quando si era chiuso l’analisi della quinto Commissione Bilancio del Senato, vede entrare in maniera diretta solo un provvedimento che è quello entrato proprio alla fine nel maxi testo, l’articolo 36-ter che introduce il nuovo gioco numerico a totalizzatore Win for Italia Team.
Altre piccole misure ma significative riguardano i premi e le vincite di vari giochi in questa accezione nell’Art. 136 (Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze e disposizioni relative): “Il Ministro dell’economia e delle finanze, con propri decreti, provvede, nell’anno finanziario 2026, all’adeguamento degli stanziamenti dei capitoli destinati al pagamento dei premi e delle vincite dei giochi pronostici, delle scommesse e delle lotterie, in corrispondenza con l’effettivo andamento delle relative riscossioni”, si legge nel testo.
Ippica, riordino e Adm
Quindi stanziate somme nel “capitolo 2295 dello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, destinate agli interventi già di competenza della soppressa Agenzia per lo sviluppo del settore ippico, per il finanziamento del montepremi delle corse, in caso di mancata adozione del decreto previsto dall’articolo 1, comma 281, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, o, comunque, nelle more dell’emanazione dello stesso, costituiscono determinazione della quota parte delle entrate erariali ed extraerariali derivanti da giochi pubblici con vincita in denaro affidati in concessione allo Stato ai sensi del comma 282 del medesimo articolo 1 della citata legge n. 311 del 2004.”
Si parla anche di riordino visto che sono stati previsti 80 milioni di euro come “incremento del fondo per l’attuazione della delega fiscale per la riorganizzazione della rete fisica in materia di giochi”.
Più risorse per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli che, all’articolo 59-bis dove vi sono disposizioni finalizzate a rafforzare le attività preventive e di controllo dell’amministrazione economico-finanziaria, in un generale aumento delle risorse, al comma 2, sempre in deroga al limite sul trattamento accessorio, a decorrere dal 2026 incrementa le risorse destinate al lavoro straordinario del personale dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, rispettivamente fino a 5 milioni e 3 milioni di euro annui lordi”.
L’apposizione della questione di fiducia e la sua votazione favorevole ha fatto dichiarare preclusi tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati in Aula, diversi dei quali si riferivano al gioco.





