L’analista di gaming Mauro Natta si sofferma sul tema del controllo della regolarità del gioco nei casinò, sottolineando le ragioni della metodologia da adottare in materia.
di Mauro Natta
Non faceva troppo freddo malgrado l’ora e ne ho approfittato per fare i miei soliti due passi. In casa ho una cyclette e un vecchio tapis roulant che, in ogni caso, mi consentono un pochino di movimento anche in estate in caso di caldo eccessivo.
Sono passato al bar per il caffè e quando stavo per uscire un amico che legge a volte quanto scrivo mi ha domandato per quale motivo sostengo una certa metodologia per il controllo della regolarità del gioco. Non mi ha stupito più di tanto alla luce degli ultimi accadimenti riguardanti il casinò di Saint Vincent.
Premettendogli che dovevo tornare a casa anche se non lontana ed ero a piedi, gli ho aggiunto che permetteva anche il controllo degli incassi. Senza perdermi nel fatto che non ero il solo e che altri la applicavano, anche se non conosco allo stesso modo, gli ho detto che il tutto trovava fondamento nei rapporti percentuali tra gli elementi che permettevano di trovare il risultato del gioco e probabilistici relativamente a favore del banco.
Mi sono stancato di ripeterlo ma l’ho fatto ancora una volta e forse non sarà l’ultima che non è il solo possibile ma quello che mi ha dato soddisfazione. Al che mi ha rivolto una ulteriore domanda premettendo le scuse per il fatto che era personale e che potevo anche non rispondergli: per quale motivo la tua carriera lavorativa si è conclusa, dopo quaranta anni, con l’impiego da cassiere di sala e non qualcosa di più importante?
A questo punto l’ho invitato a sedersi al tavolino perché prevedevo una discreta durata per la risposta e per qualche eventuale e probabile seguito. D’altra parte non posso negare che era a conoscenza del mio lavoro da molto tempo e non mi sentivo di liquidare con poche parole la questione che mi poneva.
Ecco la risposta in pillole: come sai sono ragioniere, lavoro dal 1959 cioè da quando avevo diciotto anni. Sono stato alla contabilità e bilancio, alla cassa centrale, all’ufficio fidi, ai tavoli dei giochi francesi e, ultimo incarico, alla cassa di sala. Come puoi agevolmente comprendere ho potuto vedere come funziona un pochino tutto e nei miei incarichi vedere il modo con il quale si rilevano i risultati del gioco. Ancora, devi ammettere, come si raccordano, o meglio come i raccordavano, con l’amministrazione e la contabilità.
Non può mancare il tuo riscontro al fatto che, sino ad ora, sono stato chiaro; potevo pacificamente disporre di quanto ti ho appena detto, quindi passo alle proporzioni chiedendoti di credermi sulla parola.
Mettendo a confronto tra loro i componenti del risultato puoi riscontrare la possibilità che esista una discrasia e procedere ad ulteriori accertamenti.
Ciò che intendo è il rapporto tra introiti e mance, tra denaro cambiato al tavolo dai giocatori e risultato. Trattasi di dati, anche storici, che tranquillamente si potrebbero desumere anche dalla propria contabilità o quella di altri che si può trovare in internet. Ma non è questo il motivo della domanda iniziale per cui vado avanti velocemente.
Tornando alla domanda iniziale, forse perché all’epoca era meglio avere una laurea o una esperienza pregressa, la mia carriera è stata quella che ben conosci.
In poche parole ma in un concetto che credo inconfutabile posso affermare che la formazione del risultato, la composizione degli elementi relativi, le proporzioni tra questi e, per abbreviare, quanto riguarda la regolarità del gioco e degli incassi che ne è una logica derivazione, non mi è affatto sconosciuta.
Nel salutarlo, perché dovevo andare a casa e si era fatto tardi per preparare il pranzo, gli ho, scusare il termine, sbolognato un detto ed un proverbio: vale più la pratica della grammatica e mio nonno diceva prima di pescare in barca impara a remare.
Mi sia consentito, in conclusione, esprimere una mia idea valida sino a prova contraria: chi non ha mai tirato un rastrello o maneggiato una paletta e dei gettoni trova difficile dedicarsi ad altro che compendi la conoscenza dei giochi praticati nei casinò e di quanto ne può derivare.
Se sbaglio mi si corregga!
Foto di Dmitry Ratushny su Unsplash





