L’analista di gaming Mauro Natta ripercorre alcune tappe delle diverse modifiche al disciplinare tra la Regione Valle d’Aosta e il Casinò di Saint Vincent.
di Mauro Natta
Non ricordo, purtroppo, il periodo nel quale, penso, la commissione Sviluppo economico si sia occupata delle modifiche al disciplinare tra Regione e Casa da gioco di Saint Vincent.
Rovistando tra vecchie fotocopie ed altre scartoffie che mi accingo ad eliminare ho trovato una parte di un articolo fotocopiato, non mi pare un mio appunto, che espone l’argomento che mi interessa.
Da questi ho ricavato quanto segue che mi auguro sia comprensibile perché mancavano alcune parti, magari poco importanti ma, doverosamente, mi preme specificarlo.
Sono in grado, quindi, di essere sicuro che si tratta, in quanto espongo, degli articoli 4, 5 e 16 sperando che siano sufficienti anche se deficitari di alcune parti.
“ A richiedere di modificare il disciplinare la stessa Società Casa da gioco che ha fatto pervenire alla Regione alcune proposte di modifica…”.
Ritengo le valutazioni della proprietà: “Si tratta di proposte… volte ad incrementare l’operatività e contemporaneamente a supportare da parte dell’amministrazione regionale…”
“Proposte, dunque, meritevoli di accoglimento…”
Art. 5 ex Cambio assegni ora Acquisto di mezzi di gioco: Casinò Spa nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia, con particolare riferimento alla normativa antiriciclaggio e valutaria è tenuta a consentire, tramite il proprio ufficio cassa assegni e a proprio rischio … circolari e di bonifici…”
Art. 4 immagino fosse Cambio assegni ed ora Acquisto mezzi di gioco facendo riferimento al titolo dell’attuale articolo 5.
Il nuovo articolo 16 “Ingressi” risulta così riscritto: “i residenti in Valle d’Aosta potranno utilizzare mezzi di pagamento elettronici presso le casse della Casa da gioco per i giochi loro consenti, ferma la loro esclusione dal servizio di acquisto di mezzi di gioco mediante assegni di cui all’art. 5 del presente Disciplinare”.
Tengo a precisare che, mentre avevo a disposizione il precedente disciplinare che, al momento non ritrovo ma non dispero di trovarlo in quanto credo proprio di non averlo eliminato, mi corre la curiosità di vedere il totale delle entrate nette di gioco nel 2024.
Sono, per un complessivo di 73.295.714, composte da 40.509.698 dalle slot machine e 32.786.026, pari rispettivamente al 55,27 e 44,73 percento.
Premesso che mi pare quasi impossibile conoscere quanto vi abbiano contribuito i residenti tra giocato e vinto; potrebbe esserlo relativamente al capitale impiegato e comprendo tranquillamente che trattasi di una super curiosità che non sono riuscito a far tacere.
La sola intenzione che non mi si può addossare va oltre la curiosità perché, anche se non esperto in materia, posso garantire che il payout nelle slot nei casinò è, percentualmente, il più alto esistente in Italia.
Infatti è proprio la curiosità che mi ha incentivato a ricercare in quale anno, più o meno, è stato introdotto il termine bonifico nel disciplinare perché non lo ricordavo, ero sicuro soltanto che poteva essere avvenuto dopo il 2000.
Non conosco le procedure o le metodologie applicate nell’azienda Casinò, non mi permetto di criticare ed è un comportamento più che logico. Ho sempre sostenuto che il primo sospetto e/o tentennamento può essere superato contando le mance tavolo per tavolo.
Chiaramente non posso affermare, come sempre mi succede, che quello sia l’unico ma, certamente efficace, e, lo ripeto, non sono il solo a seguirlo. Le mie idee sulla gestione e sul controllo di una casa da gioco ritengo di averle ampiamente narrate e non pretendo, nel modo più assoluto, che siano condivise.
Non mi rimane che confermare quanto sostenuto e, credo, dimostrato: il risultato di una lunga carriera lavorativa che mi ha permesso di conoscere molto di ciò che riguarda l’organizzazione del lavoro e il controllo della produzione, si intende per quanto mi è stato dato di apprendere.
Foto di Mr Cup / Fabien Barral su Unsplash





