Manovra, Vaccari (Pd): ‘Non si governa un Paese lucrando sulla fragilità delle persone’

Non si placa la polemica sul gioco Win for Italia Team, introdotto in Manovra con un emendamento a firma Fratelli d’Italia.

“Finanziare lo sport pubblico aumentando l’offerta di gioco d’azzardo. Non è una semplificazione polemica: è ciò che il governo ha deciso di fare con un emendamento alla Legge di Bilancio”, commenta Stefano Vaccari (Pd), segretario di Presidenza della Camera e coordinatore dell’Intergruppo parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo.

Con Win for Italia Team, su cui piovono subemendamenti, spiega Vaccari, “Nasce una nuova lotteria di Stato, presentata come strumento per promuovere la pratica sportiva e finanziare il Coni, in particolare in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. In realtà il meccanismo è elementare e brutale: più persone giocano, più perdono, più lo Stato incassa. Lo sport viene tenuto in piedi non da investimenti pubblici strutturali, ma dalla diffusione di una dipendenza”.

“Non lo diciamo solo noi – aggiunge – anche la campagna nazionale Mettiamoci in gioco, che da anni monitora e contrasta la diffusione dell’azzardo, ha denunciato come questo provvedimento rappresenti l’ennesimo aumento dell’offerta di gioco, mascherato da finalità benefica, e destinato con ogni probabilità a diventare strutturale, come già accaduto in passato con misure analoghe introdotte in situazioni emergenziali. Un appello che va raccolto e sostenuto. In Emilia-Romagna conosciamo bene le conseguenze di queste scelte. Ogni anno si giocano quasi 9 miliardi di euro. Decine di migliaia di persone hanno problemi di ludopatia, con ricadute pesantissime sulle famiglie, sui servizi sociali, sulla sanità pubblica. È un fenomeno strutturale, non marginale, e cresce quando cresce l’offerta. Eppure, invece di ridurla, il governo la amplia”.

Vaccari parla di “strada più facile e cinica”, di “fare cassa sulle fragilità sociali”. E conclude così: “Lo sport dovrebbe educare, includere, costruire benessere. Qui diventa dipendente da un meccanismo che produce esclusione, indebitamento, solitudine. Lo Stato prima alimenta il problema e poi finge di curarne gli effetti. Questa proposta non va nemmeno discussa e per questo la collega Tajani al Senato ha presentato l’emendamento soppressivo. Non si finanzia lo sport sulle dipendenze. Non si governa un Paese lucrando sulla fragilità delle persone”.