Gioco, la minaccia della nuova legge danese che vieta il marketing affiliato

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Gli accordi di condivisione dei ricavi legati alle perdite o al fatturato dei giocatori diventeranno illegali, anche se conclusi legittimamente anni prima.

 

Potrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2027, in Danimarca, la legge che introduce il divieto di marketing affiliato nel settore del gioco, include anche il divieto di regolamenti basati su commissioni. Da quella data, gli accordi di condivisione dei ricavi legati alle perdite o al fatturato dei giocatori diventeranno illegali, anche se conclusi legittimamente anni prima.

Un veterano del marketing affiliato, al Ministero della Tassazione danese ha descritto la proposta come una ‘violazione straordinaria della certezza del diritto’.

“L’elemento più dirompente e giuridicamente critico del disegno di legge è che – si legge da Sigma -, senza un regime transitorio, rende invalidi dall’oggi al domani tutti gli accordi legali e validamente conclusi dal 2012. Un intervento di natura davvero straordinaria”.

Gli affiliati sostengono che la decisione minaccia anni di investimenti effettuati sotto regole rimaste stabili dal 2012, anno in cui la Danimarca ha liberalizzato il mercato del gioco d’azzardo.  Secondo loro le conseguenze sarebbero immediate e drastiche. Sono convinti che per le aziende con dipendenti e ricavi stabili, questa proposta significa praticamente che i loro introiti potrebbero azzerarsi.

Un divieto – è stato inoltre sollevato – non eliminerà la domanda di informazioni sugli operatori di gioco, ma sposterà semplicemente il marketing verso soggetti stranieri e non regolamentati che non sono soggetti alle regole danesi sul marketing responsabile.