Umbria, gioco in crescita: l’online vale quasi un miliardo

Foto di Erik Mclean su Unsplash

Il gioco a distanza traina i numeri regionali. Le giocate raccolte nel fisico subiscono invece una contrazione.

PERUGIA – Il gioco regolamentato in Umbria mostra una crescita complessiva delle giocate del 31,8 percento tra il 2019 e il 2024, passando da 1,4 a 1,9 miliardi di euro di puntate. Questa crescita è trainata quasi esclusivamente dal gioco online (a distanza), che registra un +149,9 percento nel periodo, raggiungendo quasi 1 miliardo di euro nel valore delle giocate del 2024. In senso inverso, le giocate raccolte nei punti vendita fisici subiscono una contrazione del -12,4 percento. I numeri sono stati snocciolati a Perugia, nel corso del Confronto Aperto di Egp-Fipe.

Tra i giochi tradizionali, si evidenziano trend opposti: gli apparecchi da gioco (awp e vlt) crollano del -30,4 percento, mentre i Gratta&Vinci crescono del +36,1 percento, confermandosi il gioco più popolare nei punti vendita fisici. Le scommesse virtuali mostrano una crescita rilevante nel periodo del +95,9 percento, pur partendo da valori assoluti contenuti fino al 2019. I giochi numerici, il bingo e le scommesse sportive rimangono sostanzialmente stabili con lievi flessioni.

In termini di somme spese (giocate al netto delle vincite attribuite ai giocatori), il valore per i giocatori umbri cresce del 9,0 percento in cinque anni (valori sostanzialmente in linea con l’inflazione cumulata nel periodo), passando da 284 a 288 milioni di euro. Si conferma una forte divergenza tra canali: il gioco online triplica la propria incidenza con un +191,9 percento, mentre i punti vendita fisici registrano una contrazione del -5,0 percento.

La spesa per i giocatori negli apparecchi decresce del -22,1 percento anche per le limitazioni normative e fiscali intervenute nel tempo. I Gratta&Vinci mostrano invece un aumento del +54,7 percento nella spesa netta. Significativo l’incremento del +191,9 percento nelle perdite legate al gioco online, che passa da 18,8 a 54,6 milioni di euro.

Il tessuto dei punti gioco fisici in Umbria si è sensibilmente ridotto con una perdita di 289 esercizi (-25,1 percento) in sei anni. La chiusura ha colpito prevalentemente i punti “generalisti” che offrono anche gioco (-281 unità, -27,2 percento), in particolare bar e ristoranti che hanno perso 227 locali (-28,3 percento), e gli altri pubblici esercizi che registrano il calo più marcato (-43,2 percento).

I punti specializzati resistono meglio (-6,8 percento), con le sale scommesse che crescono del +18,2 percento (da 44 a 52), mentre le sale giochi e vlt diminuiscono del -22,5 percento. Le sale bingo rimangono stabili a 2 unità attive in Regione negli ultimi anni.

Il trend dei punti vendita riflette la migrazione verso i canali di gioco a distanza (diffusi promozionalmente in modo diffuso anche in esercizi che in precedenza hanno ospitato concessioni di giochi fisici, con il fenomeno dei Punti vendita ricariche – Pvr) e una razionalizzazione dell’offerta fisica, con la chiusura dei punti meno frequentati e la tenuta di quelli specializzati, vincolati alla collocazione storica dalle limitazioni delle disposizioni regionali e comunali.

Nel periodo esaminato, il numero di conti di gioco online attivi in Umbria è cresciuto ampiamente con un incremento del +71,5 percento, passando da 136.036 nel 2019 a 231.622 (stimati) nel 2024. Questo dato conferma il progressivo spostamento dei giocatori umbri (anche) verso le piattaforme digitali, coerentemente con l’aumento della raccolta e della spesa online evidenziati nelle tabelle sui valori di raccolta e spesa.

Foto di Erik Mclean su Unsplash