A Perugia il Confronto Aperto organizzato da Egp-Fipe sul futuro del gioco pubblico.
PERUGIA – Il “nuovo” gioco pubblico necessita di regole condivise. È il messaggio-guida dell’evento umbro organizzato da Egp, che tra i relatori vede Angela Bravi, referente Area dipendenze della Direzione Salute e Welfare del la Regione Umbria.
Così Bravi: “Occorre trovare punto di equilibrio nell’offerta oltre a una riduzione nel numero delle macchine da gioco e dei punti vendita mantenendo le distanze che per noi rappresentano un elemento di tutela e di normalizzazione che assume anche un ruolo culturale, se pensiamo per esempio alle distanze dalle scuole. Anche qui serve però un punto di equilibrio perché non serve necessariamente spostare integralmente il gioco nei luoghi periferici ma vanno individuati criteri di sostenibilità”.
“Inoltre la certificazione dei punti vendita è un punto chiave, anche se il tema proposta dei due livelli di qualificazione che erano stati proposti non avevano mai convinto le regioni che lo hanno visto come un metodo non corretto. Il punto centrale rimane per noi quello degli orari perché i comuni devono poter intervenire su questo aspetto. Detto questo anche tutti gli strumenti tecnologici che consentono di disincentivare il gioco o stabilire l’autoesclusione sono da accogliere con piacere. Oltre al tema della pubblicità che è un altro fronte di interesse, perché il decreto legislativo sul gioco online ha riaperto in parte la possibilità di fare promozione del gioco e questo è per noi un elemento di preoccupazione”, conclude la referente.





