Tribunale Amministrativo Regionale della Campania considera valida la scelta del Questore.
Risale al 12 marzo 2024 il diniego della licenza per l’attività di raccolta scommesse emesso dal Questore di Napoli nei confronti di una società che ne aveva fatta richiesta.
Il rifiuto era motivato dalla vicinanza dei locali a uno sportello Bancomat, in violazione di un regolamento del Comune che imponeva una distanza minima di 200 metri dai luoghi sensibili.
La ricorrente contestava l’efficacia della norma comunale, sostenendo che una successiva legge regionale avesse definito in modo esaustivo l’elenco dei luoghi sensibili, abrogando implicitamente la disciplina locale.
Il Tar, tuttavia, ha rigettato l’istanza, stabilendo che la legge regionale conferisce espressamente ai Comuni il potere di regolamentare e individuare ulteriori luoghi sensibili per rafforzare la tutela dal gioco d’azzardo.
Poiché l’intervento comunale era più restrittivo e non derogava agli standard minimi regionali, la disposizione che includeva gli sportelli bancari era considerata valida e la decisione del Questore di negare la licenza è stata confermata.
La disposizione comunale in questione impone il divieto di apertura di sale giochi (e, in questo contesto, l’attività di raccolte scommesse) “nel raggio di 200 mt da sportelli bancari, postali o bancomat”.
Pertanto, la violazione consisteva nel mancato rispetto della distanza minima (il cosiddetto “distanziometro”) da un “luogo sensibile” (lo sportello Bancomat) individuato dalla normativa comunale.
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