Il gruppo La Sinistra interroga il Municipio di Lugano sulla vertenza in essere tra il casinò cittadino e quello di Locarno.
Il Gruppo La Sinistra in consiglio comunale a Lugano vuole vederci chiaro sulla vertenza in atto tra il casinò della cittadina ticinese e quello di Locarno. E lo fa attraverso un’interrogazione, che reca come prima firma quella di Jasmine Altin, nella quale si fa appunto riferimento “alla ventennale vertenza fra Kursaal Locarno Sa e Casinò Lugano Sa, condannata (quest’ultima Ndr) dal Tribunale d’Appello al pagamento di 2,4 milioni di franchi (oltre agli interessi al 5 percento a partire dal 2006). Alla base del pagamento vi è un accordo siglato fra le due case da gioco nel 2001, al fine di garantire una compensazione a chi non avesse ottenuto la concessione di tipo A (grandi giochi), così da avere un equilibrio territoriale e, soprattutto, evitare ricorsi e blocchi che avrebbero potuto paralizzare l’assegnazione federale”.
Casinò Lugano Sa, ricorda il gruppo, “ha impugnato la decisione al Tribunale federale ma come affermato dai vertici del Cda le chances di successo sono limitate, senza contare che la vertenza concerne solamente il periodo 2001-2005 e quindi la società rischia concretamente di dover versare il doppio di tale cifra”.
Secondo La Sinistra “la questione è rimasta ‘sotto traccia’ nel corso degli anni” e dunque chiede al Municipio “come e quando intende il Municipio informare il Consiglio comunale in merito ai rischi concreti per la Casinò Lugano Sa legati alla vertenza?”, “quali potrebbero essere le conseguenze finanziarie (scenario positivo e negativo) di una condanna al pagamento da parte del Tribunale federale per Casinò Lugano Sa? In che modo ciò impatterebbe la ‘seconda tranche’ (dal 2006 in poi) del pagamento? In che maniera ciò impatterebbe le finanze comunali?”.
La Sinistra chiede poi, tre le altre richieste, di “fornire una ricostruzione di massima degli antefatti, rispettivamente della conseguente vertenza fra Kursaal Locarno Sa e Casinò Lugano Sa” e di spiegare “i motivi che hanno portato all’accordo concluso fra le parti ed alla concreta chiave di ripartizione degli utili/incassi prescelta” e vuole sapere “per quale motivo Casinò Lugano Sa ha deciso di non procedere tout court al pagamento di questo ‘indennizzo’”, come pure se “il Municipio in qualità di azionista o il suo rappresentante in Assemblea sono stati informati all’avvio della vertenza oltre venti anni fa? In che modalità”.
Non solo: “può il Municipio fornire una presentazione dei processi decisionali della Casinò Lugano SA nel periodo 2000-2025 in base allo statuto che era in vigore”, “fornire una ricostruzione dei membri del Consiglio d’amministrazione che si sono susseguiti dal 2000 al 2025, indicando in rappresentanza di quale forza politica/gremio agivano” e “fornire un elenco dei dirigenti della Casinò Lugano Sa nel periodo 2000 – 2025?”. La Sinistra vuole infine sapere se “la Commissione federale sulle case da gioco ha dato delle indicazioni alle parti in causa” e, ultimo ma non per importanza, se “alla luce di quanto precede e dei rischi finanziari che ne comporta”, il Municipio ritiene “ad oggi ancora opportuno detenere partecipazioni in questo tipo di attività? È per questa ragione che il Municipio, a piano finanziario 2026.-2033, ha previsto la ‘rivalutazione’ (vendita) della sua partecipazione in Casinò Lugano Sa?”.
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