Al Forum Retail il futuro del Gaming: ‘Grandi sfide ma anche grandi opportunità’

Nell’evento di riferimento per l’universo retail, l’industria del gioco viene posta ancora una volta al centro mostrando sfide e opportunità per il futoro.

Milano – Al Forum Retail di Milano il comparto del Gaming si ripropone come un pilastro nel panorama retail italiano, con un ruolo non solo economico, ma anche sociale e culturale.
Questo é ciò che emerge dal dibattito promosso da IGE Magazine in apertura della kermesse, nel quale sono stati affrontati tre nodi fondamentali: l’importanza del gioco legale come settore economico e di socialità, la necessità di leggere e monitorare costantemente il mercato in un’arena competitiva che include non solo altre forme di gioco ma anche turismo e tempo libero, e infine il tema cruciale della formazione, per costruire una nuova generazione di operatori e manager qualificati. In un confronto a più voci per delineare prospettive e sfide di un’industria in continua trasformazione.

“In un contesto dove la virtualità e l’online avanzano, il gioco fisico resiste e si rinnova, rafforzato da strategie omnichannel e da un’offerta capace di valorizzare la dimensione della condivisione”, spiega Michele Bragantini, Amministratore delegato di TSJ Holding, ed esperto di Gaming Retail, aprendo la sessione. Spiegando perché il settore del gaming è un elemento importante, economico e sociale, del retail e come questo mercato, nonostante l’online e la virtualità, resista bene anzi tenda a consolidarsi, trasformarsi, grazie anche alle politiche multicanale, sia per quanto riguarda l’offerta di “gambling” che per quella “amusement”. “Occorre tenere conto delle peculiarità del settore del gioco legale – spiega ancora Bragantini – la funzione sociale di condivisione del gioco fisico rispetto all’online, oltre all’importanza come comparto economico e le possibilità di investimento legate alla trasformazione dello sviluppo di questa industria. Ma tutto questo richiede investimenti e quindi la necessità di un approccio proattivo al mercato, puntando sull’analisi del mercato, delle abitudini di consumo, della concorrenza, e puntando su formazione”.

Temi, quest’ultimi, esplorati anche da Simone Gialdini, Direttore generale Anec e Presidente Cinetel, in rappresentanza degli esercenti cinematografici che condividono ormai da anni il campo con l’industria  dell’intrattenimento, pensando alle esperienze dei cinema multisala. “La sinergia tra i due mondi di cinema e gaming è evidente e anche molto proficua, condividendo insieme lo scenario dell’Entertainment, nel senso più ampio del termine. Un fenomeno ancora più evidente nei multiplex rispetto ai semplici multisala. All’interno delle aree commerciali gli orari di apertura sono similari hanno uno sviluppo, una articolazione molto più simile rispetto ad altro quindi troviamo insieme cinema, gaming food, tutti i servizi che insieme creano una pila di importanza strategica per tutti noi. Oggi, del resto, all’interno delle sale cinematografiche non c’è più soltanto il cinema che a parte l’offerta di food – sempre più strategica e si sta sviluppando – si sta andando verso nuovi concept di sale inserite all’interno di uno spazio strutturato dove le offerte di tanti spazi li hanno l’opportunità di creare realtà multifunzionali dove gli esercenti quindi gli imprenditori stanno inserendo dei giochi per completare la propria offerta di intrattenimento. Sotto questo aspetto – conclude Gialdini – sono due realtà sinergiche, complementari e che aiutano a creare insieme a determinare una scelta più precisa del pubblico che occupa le istituzioni”.

Per esplorare il punto della formazione e, soprattutto, della digitalizzazione, è intervenuto Stefano Saladino, Former, Marketing Innovation Advisor. “Partiamo dal presupposto che la gente ha voglia di avere occasioni di incontrarsi di divertirsi di svagarsi che avviene in qualche modo in una socialità che il digitale non può offrire. Anche se oggi il food compete con il gaming o con il cinema eccetera perché attinge in un’economia del consumatore e nella stessa disponibilità economica riservata all’intrattenimento, per avere un momento di stacco rispetto alla complessità del quotidiano, nonostante questi canali competano, al contempo hanno anche una dimensione di sinergia. Sappiamo benissimo tutti che, prendendo in esempio il mondo digitale, chi gestisce il traffico ha in mano il potere oggi, cioè i canali che hanno il traffico sui propri siti gestiscono anche proprio il potere dell’economia ed Amazon è uno su tutti l’esempio più importante: allo stesso modo i sistemi di intrattenimento sono detentori di traffico per cui l’economia sta intorno a questo traffico. Quando ho attratto le persone in un contesto dove c’è traffico, in questa dimensione della multi-offerta nel momento in cui uno sta cercando un intrattenimento può anche andare al supermercato o fare altre esperienze”. Per quanto riguarda le competenze, aggiunge Saladino: “E’ molto complesso ragionare sulle competenze, preferisco quindi portare qualche stimolo in più: la competenza del mondo è digitale è una competenza trasversale per cui a qualsiasi livello formalmente oggi avere la comprensione delle dinamiche del digitale è una competenza trasversale e di base, che è il primo elemento importante per comprendere che oggi la complessità è interagire con un consumatore sempre più preparato e complesso perché come abbiamo detto ci sono diversi canali online e offline e nell’offline comunque tanta competizione per cui anche tutti i sistemi di loyalty e tutta la gestione del cliente comporta per chi è sul campo, chi è presente in un luogo fisico di andare oltre il suo fornire quel servizio per cui è preposto sono la cassa, gestisco il pagamento ma devo avere una capacità insieme di comprendere il consumatore e tenerlo attaccato a quel momento di intrattenimento. L’altra dimensione secondo me importante oggi quando si parla di formazione è che la formazione deve essere voluta. Spesso mi chiedono soprattutto le grandi organizzazioni che lavorano sulla dimensione della formazione con il piano di formazione ogni anno, come elemento quasi dovuto che come dipendente ci si aspetta di ricevere. Ma se invece è voluta, in questo caso si ha un elemento di crescita personale insieme a un elemento di crescita anche del proprio giro sul mercato e così diventa una competenza che la persona può acquisire e la dinamica cambia soprattutto quando siamo sulle competenze trasversali.

Le opportunità per il futuro
Guardando al prossimo e immediato futuro, Bragantini spiega che “il trend è ancora positivo nel senso che l’online è importante soprattutto nella parte gambling però ho visto oggi delle aziende che fanno un retake del gioco in maniera assolutamente efficace con delle politiche omnichannel di coinvolgimento nel punto fisico anche del giocatore digitale, cioè l’utente online. In realtà ogni azienda, ogni gruppo ha il suo canale online quindi è comunque un’area di business importante che permette di fare politiche omnichannel efficaci”. Quindi il retail non è affatto perduto, anzi, semmai valorizzato grazie alla voglia di socializzare e agli strumenti digitali che possono fare una marcia in più e un supporto strategico.