Un panel organizzato nell’ambito di Sigma Central Europe evidenzia gli strumenti di tutela della salute nel comparto del gioco ma anche i limiti delle misure adottate a livello territoriale.
Roma – Le misure attualmente adottate sui territori per contrastare il gioco d’azzardo patologico si concentrano solo su alcune tipologie di giochi. Esse sono risultate quindi parziali e poco efficaci. È quanto emerge nel panel “Oltre le restrizioni: tecnologia e scienza contro il gioco d’azzardo patologico” organizzato nell’ambito di Sigma Central Europe e moderato dall’avvocato, cassazionista, commercialista e revisore contabile Geronimo Cardia, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di parlare in un contesto internazionale anche della tutela della salute degli utenti garantita dagli operatori che lavorano sul territorio.
Tornando alle misure locali, il dibattito ha fatto emergere come questo approccio ha finito per spostare la domanda verso altre forme di gioco non soggette alle stesse limitazioni, ad aumentare la spesa complessiva del comparto e ad agevolare il gioco illegale. Anche per evitare ingiustificate disparità di trattamento tra prodotti di gioco fruibili in modi diversi, è necessario avviare al più presto un riordino del settore a livello territoriale, chiaro e uniforme. Solo un approccio non ideologico potrà consentire di superare le inadatte misure attuali sostituendole con altre invece efficaci consentite dalla tecnologia, di assicurare così una concreta tutela dalla salute degli utenti oltreché di proteggere i livelli raggiunti di presidio di legalità sui territori, di entrate fiscali, di volumi di imprese e lavoratori attivi.
Questo, sottolinea Cardia, è veramente importante perché in un contesto caratterizzato nel 2024 dal riordino del gioco online è imprescindibile intervenire anche sul gioco fisico, armonizzando il quadro fiscale e dei parametri dei prodotti, consolidando la stabilità del sistema concessorio, risolvendo in maniera definitiva la questione territoriale, e consentendo l’implementazione di strumenti tecnologici di tutela degli utenti.
L’implementazione della tecnologia applicata agli apparecchi garantirebbe l’esplicazione di misure concrete al contrasto del gioco d’azzardo patologico.
Ad esempio, per garantire il rispetto del divieto di gioco ai minori, le Awpr, Amusement With Prizes remoto, apparecchi di nuova generazione, possono implementare tecnologie avanzate di identificazione dell’età del giocatore. Il tutto nel pieno anonimato e rispetto della privacy dell’utente.
Il prodotto Safe, Secure – Accountable – Fair – Electronic, è un sistema tecnologico sviluppato per le Awpr concepito per rendere il gioco pubblico più sicuro, tracciabile e responsabile, nel rispetto delle normative italiane e delle direttive dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm).
Ma soprattutto, evidenzia il moderatore, è una tecnologia accesibile a tutti, agevolmente implementabile da tutti gli operatori e che non richiede particolari investimenti.
Al panel sono intervenuti Riccardo Vecchi Lari, responsabile di progetto Nomisma; Massimo Di Giannantonio, socio fondatore della Società Italiana per la Formazione in Psichiatria e già professore ordinario di Psichiatria presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio, Chieti – Pescara; Mara Di Lecce, direttrice Comunicazione e Marketing di Novomatic Italia e Andrea Ruggieri, giornalista già deputato della Repubblica.






